giovedì 27 dicembre 2012

Siete tutti sani e salvi?



Eccomi qua, sana e salva, quasi incolume, dalla bolgia dei parenti affrontati in questo "dolce" Natale.
Il Natale è una festa strana, perchè ci si ritrova in  tanti semi sconosciuti (i parenti) a fingere di conoscersi bene. Se non ci sono pacche alla schiena e battutine ricorrenti, l'atmosfera sarebbe glaciale, ma è pur vero che sarebbe l'unico modo per renderla autentica. 
Il cenone della Vigilia l'ho trascorso insieme ai parenti di M. e lì, per fortuna,  l'attenzione per la prima volta non era puntata su di me, ma sulla new-entry del ragazzo di una delle cugine di M. che ha la sciagura di essere nato e cresciuto in Albania. 

Quindi io, pur essendo di un altro luogo, son pur sempre abruzzese e questo credo che abbia influito tanto sulla valutazione familiare. Sento di esser salita di grado!
Di questa disapprovazione razziale, ovviamente non se n'è fatta menzione, ma vi giuro che si sentiva palese nell'aria. L'unico sincero, quanto meschino, è stato il padre della ragazza che non si faceva remore a disapprovare apertamente le origine del futuro genero. La figlia furbescamente, prendeva le critiche del padre, come battute su cui ridere con gran fracasso. Così in pochi si sono accorti dell'astio che intercorreva fra i due uomini, futuri parenti.

Osservare questo quadretto, perlomeno, mi ha reso la serata più leggera e sottosotto me la ridevo come una pazza!
Il 25 siamo partiti con suoceri e nonna di M. al seguito, e siamo andati a casa dei miei, dove ci attendeva una tavola apparecchiata per 23 persone!
Tutti semisconosciuti che fingevano di conoscersi da sempre: i suoceri divorziati di mia sorella, la cognata di mia sorella, i miei suoceri con nonna, i miei nonni paterni, i consuoceri dei miei nonni da parte di mia zia, mia zia con marito e figli, i miei genitori, mio zio (fratello di mio padre) e noi.
Non vi dico quanta tensione ho accumulato. Mia zia soffre da sempre di complessi di inferiorità e quindi, quando ha visto che metà dello spazio e dell'attenzione familiare era presa dai miei e da noi figlie, che non solo siamo delle casinare, ma che ci siamo portati anche le famiglie dei mariti appresso, il suo volto si è intriso di disapprovazione e frustrazione, per non essere riuscita a conquistare l'attenzione che brama di ottenere. 
Mia zia è la classica donna, bruttina e mesta, che dice di non saper fare niente, che dice di non sapere niente, che dice "è meglio che non lo faccio perchè non sono capace", però se lo fai tu al posto suo ti critica aspramente per esserti voluta mettere al centro dell'attenzione!
E questo succede puntualmente tra lei e mia madre, la quale invece, non ha paura di mettersi in gioco, nè di ricevere critiche. Questo atteggiamento le è stato insegnato dalla vita, perchè mia madre è la prima di sette figli, con una mamma paralizzata e quindi s'è dovuta corciare le maniche per mandare avanti una famiglia così grande. Inoltre quando si è sposata ed è rimasta incinta tre volte, ha subito capito che solo con lo stipendio di papà non si poteva tirare, così s'è di nuovo corciata le maniche ed ha fatto tutti i lavori più umili e massacranti per farci vivere in maniera dignitosa. Questo senso risolutivo del fare, per fortuna, mi è stato trasmesso ed è per questo che lo stesso senso di disapprovazione che mia zia prova per mia madre, lo riserva anche per me.
Mia suocera, che conosce ancora poco i membri della mia famiglia, ha cercato di fare conversazione con lei anche per sentirsi compartecipe di quella riunione parentale, ma il risultato è stato pessimo: s'è beccata un sì e un no e poi le spalle girate.
Non mi è difficile capire qual'è il complesso che gira nella psiche di mia zia: i miei suoceri sono discretamente benestanti e questo basta alla meschinità di mia zia per sentirsi inferiore e quindi riuscire ad odiare chi, secondo lei (cioè ogni persona che conosce) non si merita, quello che possiede!
Per fortuna la lavastoviglie era rotta...così ho potuto sfuggire a questo bel quadretto, relegandomi in cucina a lavare i piatti ad ogni fine portata.
Un altro punto a sfavore dei mega pranzi festivi, sono i miei nonni, che ogni volta mi ricordano di quanto è bella la famiglia numerosa, che a 30 anni , cioè la mia età, loro già avevano tre figli.
Ogni volta che sento queste parola penso "evvabbè c'hanno ragione" e divento più piccola di un palmo di mano.

L'unico momento bello della giornata è stato quando finalmente la mia famiglia è rimasta sola e per famiglia intendo: io, il mio M., mia sorella maggiore, mia sorella minore e marito, papà e mamma.
Quando finalmente ci siamo ritrovati in cerchio in sala a riposarci un po', abbiamo deciso di scambiarci i regali e lì ho sentito IL NATALE.
Tutti regali belli, fatti con amore e sacrificio! In quel momento ho pensato che non vedo l'ora di riuscire a costruire una famiglia bella e affiatata come sono riusciti a fare i miei genitori con noi figlie!

A sera, in genere, ci si riunisce a casa di mia nonna materna (purtroppo il mio adorato nonno è morto una decina di anni fa)..e lì la situazione peggiora aspramente: fra i sette figli (4 sorelle e tre fratelli) non scorre buon sangue. Tutti non riescono a fare a meno di  sparlarsi a vicenda. In più ci sono i segreti che non sono più segreti (ad esempio la bisessualità di uno zio con figli, i problemi di alcool di un altro, le corna che porta una zia, i nipoti scapestrati) che tutti cercano di ignorare, ma nessuno riesce a farlo. Così la casa si popola di fazioni ed io quest'anno ero stufa di dover far parte del teatrino, così M. ed io siamo andati dalla nonna (che oltre alla paralisi ha aggiunto tanti altri mali: diabete, tumore etc...) l'abbiamo salutata  e siamo andati via. Anche perchè fra quei nipoti...siamo gli unici che veramente ci tengono a lei e che vanno a trovarla non solo a Natale.

Tornati a casa (dei miei) abbiamo preparato il nostro divano letto, ci siamo impigiamati, spento le luci e rivisto in dvd "Il signore degli anelli". Tutto rigorosamente abbracciati!

QUESTO E' IL NATALE!

lunedì 24 dicembre 2012

Buon Natale!

Questa foto è stata scattata da me, vicino casa mia: la villa di Chieti.
Un paesaggio incantato.


Scrivo questo post un po' di fretta, perché questa mattina vorrei uscire a rimediare dei regalini poco costosi ma carini per chi veramente conta per me: le mie sorelle, i miei suoceri, i miei genitori.

Stamani mi son svegliata con un groppone di lacrime alla gola: a me il Natale mi scombussola sempre un po'! Ho quella sensazione un po' in bilico di gioia, panico e voglia di scappare. Chissà perché!

Sto scrivendo questo post anche per riferire che Sabato mi hanno chiamata dal centro di Ortona e mi hanno detto che al Cup hanno combinato un pasticcio: il 27 il centro è chiuso, quindi è un po' difficile che mi visitino. La Dottoressa al telefono, si aspettava che mi arrabbiassi (forse si arrabbiano tutte) invece ho reagito con un comprensivo "Certo, va bene", poi mi ha riferito che l'appuntamento sarà per l'8 Gennaio alle 9.30 "ok!", "ok? quindi va bene alle 9.30, 8 Gennaio?" "Sì, Sì va bene Grazie".

A questo punto ho tirato un sospiro di sollievo! Almeno il Natale sarà un po' più spensierato!
Inoltre ho la sensazione di avere stranamente già ovulato e questo mi fa un pochino sperare...che prima della visita io scopra di essere incinta! Ma Magaaaaaaaaariiiiii!!!

Il mio Amore spera tantissimo in questa opzione! Ieri sera mentre me ne faceva partecipe, gli brillavano gli occhi! Ultimamente parla spesso dei nostri futuri pargoletti. Dice: poi li porto qua, poi li porto là, poi facciamo questo, poi facciamo quello, sogna che avranno dei piedi bruttissimi come i nostri, che saranno cicciotelli perché io sono teramana e a Teramo c'è la cultura del tanto, soprattutto sul cibo.

In effetti non sarebbe male un bimbetto tutto cicciotto cicciotto da sbaciucchiare!
"Caro Babbo Natale, so che a Settembre sei in ferie, ma se adesso a me non porti niente,potresti mettermi questo bimbetto qui sotto (o simili cioè cicciottelli) forma girino, in pancia? Ti prometto che ne terrò cura e scarterò il regalino solo a Settembre!"

Auguri a tutti voi!


martedì 18 dicembre 2012

27 Dicembre 14:30

Questa mattina sono andata dalla dr.ssa Sellerona ed ho fatto l'impegnativa per la visita al centro infertilità.
Dopodichè, invece della strada di casa, ho imboccato la via di Acqua&Sapone, così tanto per tergiversare (inoltre adoro comprare detersivi) prendermi del tempo, immagazzinare coraggio e tirare fuori la forza per non biascicare parole incomprensibili al telefono, durante la prenotazione.

Torno a casa e decido di tergiversare di fronte al computer, però ho un pensiero fisso e lo stomaco in subbuglio.. Forse ho fame! no, non è la fame...

Dai non fare la bambina, prendi sto cavolo di telefono e chiama! Ok!

Vado in bagno. Mi guardo allo specchio. Brrr, che brutta faccia...proprio la faccia di una di quelle che non sta facendo quello che deve fare.

Vado in cucina, sgranocchio qualcosa. Mi siedo, mi alzo. Vado in camera, cerco di mettere in ordine, non ci riesco.

"C'è per caso qualcosa che non sto facendo?"

Ok, dai, chiamo!

tuuuu tuuuuu tuuuuu vocetta registrata premi uno attessa musichetta uh che bella musichetta rilassante meno male che c'è la musichetta io adoro aspettare così prendo coraggio speriamo che duri ancora un po' 3 chiamate prima della mia evvai ho ancora del tempo centralino n°3 prego azz di già Sì salve voglio prendere un appuntamento per una visita specialistica al centro infertilità Certo..ok vediamo è a Ortona Lo sa? sìsì lo so Ok l'attesa è lunga: Maggio  vabbè che mi piace l'attesa però Maggio è un po' troppo non si può fare Marzo? tre mesi di attesa vanno bene sìsì ho proprio bisogno di attesa mi devo preparare dai che magari nel frattempo ci scappa la BDC! Signora però vedo che c'è stata una rinuncia è fortunata il 27 Dicembre ore 14.30 Oddio è troppo presto, non avrò manco finito gli esami indicati per quella data vabbè ci provo dai non posso rinunciare menomale che mi piace l'attesa vaffa...oddio sempre più vero è questa la mia strada il daimon ha accorciato le distanze poteva essere maggio è diventato la prossima settimana Va bene, mi prenoti per il 27 che giorno è mi scusi Giovedì azz uno dei pochi orari non problematici che abbiamo ma allora è proprio destino Numero dell'impegnativa grazie 0133y9847s6589170\73u8r44i Perfetto porti tutto quello che ha che c'ho? certo le due ovaie di cacca che mi ritrovo ce l'ho attaccate quelle non posso dimenticarle grazie buona giornata A lei Li mort***i sua! 27 Dicembre!!!






lunedì 17 dicembre 2012

DESTINO

Oggi avrei dovuto chiamare il Cup per prenotare la visita al centro infertilità di Ortona.
Avevo una paura terribile perché non mi sembra vero che proprio io stia facendo questa cosa. Questa cosa un po' troppo medica per i miei gusti, questo fallimento della mia femminilità, questa cosa ignota a cui sto andando incontro, proprio io.

Oggi avrei dovuto chiamare il Cup per prenotare la visita al centro infertilità di Ortona... ma non l'ho fatto.
Non sapevo che per prenotare telefonicamente la visita servisse l'impegnativa. Io non l'avevo, così domani vado dal mio medico di base (una sellerona -donna troppo alta- ignorante con le unghie laccate di rosso), e mi faccio fare, oltre all'impegnativa, il certificato di infertilità (una botta verso il basso alla mia autostima).
Questo piccolo intoppo, mi ha permesso di riflettere su quanto accadrà. Riflettere ha permesso che la mia paura aumentasse esponenzialmente. Ed ora, davvero, sono in balia del destino. Non ho più controllo di quello che sto facendo.

So solo che lo sto facendo.

Quello che sapevo da sempre che anch'io avrei dovuto fare, sta accadendo.
E' terribile la vita quando tu già sai dove ti porterà. Non sai neanche fino a che punto te la sei tirata, ma lo sapevi che sarebbe accaduto.

Due notti fa ho sognato di camminare in una città nuova, bella, sicura, con poche persone in giro, come piace a me (io odio la folla, la bolgia di gente che non ti lascia respirare). In questa città splendeva il sole ed io stavo per fare la PMA. Ma qualcosa per terra attira la mia attenzione, un euro gigante, un bell'obolo d'oro, più grande e più luminoso. Lo raccolgo. E' la via giusta e mi sento fortunata. La città si chiamava Destino.

Spero che questo daimon che mi porta in luoghi
sconosciuti ma scritti, mi conduca al bambino che sogno di avere.

Non chiedo tanto: in fondo vorrei solo un bimbo con gli occhi di suo padre.


martedì 11 dicembre 2012

Lui o iui?

Ieri sera, mentre mangiavamo un gustoso piatto di formaggio arrosto e zucchine trifolate, e mentre guardavamo con lo sguardo assente al pc, xfactor :
Io - Ho da farti una proposta, ma so già cosa risponderai...-
M. - Cosa risponderò?-
Io - "Puoi fare tutto ciò che vuoi con il tuo corpo, anche se io non lo farei." -
M. - E qual'è la domanda?-
Io - Vorrei sottopormi ad una IUI, tu che ne pensi? ...è la meno invasiva tra le fecondazioni assistite... -
M. - Puoi fare tutto ciò che vuoi con il tuo corpo, anche se io non lo farei. -
Ho faticato per non sentirmi sola e offesa, ma già sapevo come M. la pensa riguardo la medicina e le tecniche che usa per permettere a noi donne-non-perfette di avere figli.
So bene che se il figlio dovesse partorirlo lui, cercherebbe una strada diversa, cioè quella dell'analisi psicologica, perchè lui ci crede fortemente, in fondo lui è uno psicoterapeuta ed è acerrimo nemico di tutto il modus operandi razionale e scientifico della metodologia medica.

Per fare un esempio, se io dovessi affrontare un viaggio lontanissimo ed impervio con una fiat600, so già che prenderei consapevolezza ben presto, dopo pochi km, dell'inadeguatezza del mio veicolo e cercherei un mezzo di trasporto più idoneo per arrivare alla meta, oppure chiamerei qualcuno per farmi venire a prendere e portarmi fin là, dove sono diretta.

M. invece, analista Junghiano fino all'osso, andrebbe a studiare il montaggio della fiat600 pezzo pezzo, per capirne le potenzialità, sfruttarle al meglio, accelerare quando serve, diminuire la potenza quando la strada è troppo in salita, farla riposare per un po' e poi ripartire, piano piano, magari con la necessità a volte, di cambiare qualche pezzo, sostituirlo e ricominciare...e se la macchina, non ne vuole proprio sapere, rinunciare.

Ecco, io questo non so farlo, io non ho pazienza, non amo me stessa, a tal punto da rispettare così il mio corpo e la mia anima, amo di più quello che voglio e che da sola sento di non poter avere. E soprattutto non so rinunciare.
Lui capisce bene che siamo differenti, ed è per questo che non ha detto NO, ma a me non basta perché vorrei compartecipazione di scopi, intenti e metodi.
Non so se è capitato anche ad altre, ma immagino, forse sbagliando, che queste decisioni, vengano prese da entrambi i componenti della coppia con lo stesso spirito, con la stessa voglia.
Forse dimentico che seppur Michele sia un uomo eccezionale, un uomo che mia ama alla follia e che per me farebbe ogni cosa, forse dimentico che non sente così forte come lo sento io, questo istinto di maternità.
Il suo modo di esprimere la creatività, è il modo maschile. Lui crea all'esterno e non internamente come noi donne. Gli uomini non sentono la creatività nelle viscere, nella pancia...loro la sentono, nel cuore, poi nella testa e dopo creano con le mani, quindi non posso aspettarmi il mio stesso sentimento, il mio stesso desiderio.

Ed è questa la mia occasione di dimostrare quanto veramente voglio questo figlio, perchè ora decido io, ho il libero arbitrio, e se lo voglio veramente devo fare, quello che sento di dover fare.

Ma ci vuole coraggio ed ho paura e non so da dove iniziare.

Lo vedi com'è? 
finisce che qualcosa non va da sé 
a morire ti resta dentro si muove con te 
cammina respira la tua forza e sulla pelle
 scrive il nome che ti dà lo vedi com'è lo vedi? 
un uomo non va da sé a morireu 
si fa pensiero si nutre di te e parla di te 
ti compera la mente fa saltare le difese 
tacere le tue accuse ti dà respiro giusto 
un'ora poi ritorna ancora e ancora 
vive con te vive tace dentro te ma vive 
e se vive è di te se muore è di te e parla di te 
e cresce l'abitudine a un'idea che in fondo 
vuoi che viva e vive con te vive si apre dentro te 
poi vive e aspetta da sé il tempo migliore per crescere 
ancora finisce col tuo giorno 
e ricomincia quando tu non puoi mandarla via. 
Non può morire un'idea 
La fai morire e vive, vive, vive 
Tace in te Vive in te. 
Vive con te vive tace dentro te 
ma vive e aspetta da sé il tempo 
migliore per crescere ancora.




lunedì 10 dicembre 2012

La vita è un dono


Stavo girovagando tra i blog..e come spesso mi capita, arrivo in posti virtuali che non so ripercorrere ma che credo siano luoghi dell'anima, decisi dal destino, luoghi fantastici, in cui i pensieri diventano respiri profondi, emozioni e lacrime.

Insomma, approdo in questo blog dove una mamma racconta la sua esperienza di madre di un bimbo down di 15 mesi e mi commuovo. Affamata di sentimenti nuovi, leggo, divoro tutto quanto voracemente e scopro il suo punto di vista sull'aborto.
Se l'argomento è entrato in questo blog,diario,confessionale vuol dire che, se pur minimamente, l'idea è entrata nella sua psiche e sono sicura che, come è entrata, ne è uscita velocemente, ma non è stato facile.

Quel che mi ha spinto a parlare di questo blog è che questa Madre ha pubblicato questa canzone di Renato Zero: LA VITA è UN DONO, e mi è piaciuta tantissimo.
Ammetto ora di pensare di lei che è una Madre intelligente, una madre completa, perchè è riuscita ad accettare l "anormalità" della patologia genetica, ma anche la sorprendente e dolce normalità di un dono di vita, che è un bimbetto.

il blog in questione è questo, buona scorpacciata a tutte voi!

http://coloridellamore.blogspot.it/

venerdì 7 dicembre 2012

LASCIARSI TRASCINARE DALLA SPERANZA

Finalmente sono arrivate: 14 giorni di fase luteale giusti giusti; al 15° giorno temperatura crollata e   il fiume in piena.
Ecco, questo è il momento del respiro di sollievo. Sai che dovevano arrivare e speri che arrivino al più presto. Sembra assurdo per una donna che cerca un bimbo, ma è un dolore rigenerante perchè gli ultimi giorni di attesa, quelli in cui già sai che torneranno, sei sempre lì a pregare ad un miracolo, sei sempre lì a sperare di essere pessimista, sei sempre a sperare che il test che hai appena fatto sia un falso negativo.

Probabilmente ovulerò a Gennaio. Un dicembre proprio inutile, un Natale senza regalo.
E' il mio primo Natale da madre senza figli.
Mia suocera a Settembre dopo l'aborto mi aveva rincuorato dicendomi "Vedrai che a Natale ci farai un bel regalo". Invece li deluderò, non avranno questo bel regalo. A volte quando sento che mi parlano con una dolcezza diversa, penso che stiano fantasticando che io sia incinta e delle volte, quando cercano di investigare sulle mie occhiaie, so che vogliono sapere se è per QUEL motivo, ma  il fatto che io rifuggo la risposta li fa subito prendere coscienza che non è per QUEL motivo. E sento la loro delusione.

Questa SPERANZA di tutti, la mia in primis, è malefica: ha il potere di farmi salire sususu e poi cadere a terra dal più alto dei grattacieli.

Non dico che vorrei non averla più, altrimenti cesserei di desiderare la cosa che voglio di più al mondo, ma quantomeno vorrei poterla controllare. Invece è ingestibile, si insinua nel mio cuore, come una serpe avvelenata, con la lingua infetta fa gonfiare il petto di emozioni, di amore incontenibile e poi SBAM, non era vero niente e ti ritrovi con tutto questo amore in più e non sai...non sai..anzi LO SAI, che non puoi donarlo a chi vorresti tu!

Non mi rimane che guardare avanti e lasciarmi trascinare da questa corrente, da questo fiume in tempesta, dove la tempesta si chiama speranza e quando la corrente è troppo forte devo accettare di straripare e farmi male e sbattere sulle sponde del fiume, sperando ancora che questa forza della natura che si chiama ISTINTO DI MATERNITA' mi porti da qualche parte e che un giorno la corrente si plachi perchè la SPERANZA è riuscita a farmi sfociare nel più bello dei mari: MIO FIGLIO.



mercoledì 5 dicembre 2012

Formaggio fritto e lacrime salate!

Cucino mentre ascolto un po' di musica e benchè non adori Laura Pausini, anzi a dir la verità non l'ho mai ascoltata, "Celeste" la canzone scritta sulla maternità mi prende nel lato più fragile ed emotivo..

"E poi avrò il coraggio di aspettarti ancora un po'...e ti prometto che vedrai dalle finestre un cielo così celeste, celeste. Un cielo così celeste."

E' pronto! Tutti a tavola, formaggio fritto e lacrime salate!





martedì 4 dicembre 2012

Grrr, le sento arrivare!

Inconfondibile al 12 po il dolore di pancia delle malefiche. A parte lo spotting che aumenta e che va dal rosso vivo al marrone scuro in ogni gradazione di sfumatura (scusate lo schifo), con il dolore fisico arriva di nuovo il senso di vuoto. 
L'assenza mi svilisce, ed io le attendo passiva al varco.

Mi sento anche piuttosto patetica perché da ieri pomeriggio non avevo più queste macchioline funeste, quindi mi ero messa a letto con una speranza ingenua. M. poi è andato da un suo amico ed io non sono voluta uscire preferendo il caldo delle lenzuola e un bel film romantico. Ad un certo punto una sensazione di scivoloso, vado in bagno ed era tutto rosso, rosso vivo.
I miei occhi, ad un certo punto hanno abbandonato il focus della visione, la mente se n'è andata, distaccata, e dentro di me ha risuonato un vuoto, un freddo vuoto.
Ci sono rimasta malissimo perché ho pensato proprio di essere la burla di me stessa: un pomeriggio senza spotting, solo per farmi illudere che quelle macchie erano dovute ad un ipotetico annidamento e quando poco a poco il pensiero si era affacciato dentro me, toh, la botta finale.

Ho scoperto quantomeno che ho uno spotting troppo anomalo e una fase luteale inconsistente. Questo vuol dire, che alla mia prossima visita (che non voglio fare prima di febbraio, anche perchè mia madre mi ha preso un appuntamento da una dottoressa, primario, molto rinomata nell'ospedale della mia provincia natia) dovrò sicuramente farlo presente. Forse è il primo passo per capire cosa posso fare per far avvicinare la cicogna dalle mie parti.

Mi sento sola. Appena M. è tornato, mi ha abbracciata e baciata per tanto tempo, ma ero inconsolabile. E' una solitudine che non so condividere o che non voglio condividere.
Le mie preoccupazioni non so spiegarle agli altri. Spesso sento dirmi che non ci devo pensare ed io apprezzo chi me lo dice, ma non riesco a far capire a queste persone, che anche quando non pensavo ad un figlio avevo l'ovaio policistico, anche allora avrei avuto problemi. Inoltre non ho mai preso precauzioni con il mio amore e anche quando non cercavamo un bebè a volte è successo che lui non sia stato attento e non è mai successo nulla. Anzi una volta sono andata dalla ginecologa per un controllo di routine ed ha visto un qualcosa, come l'inizio di una gravidanza. Non lo cercavamo allora, ma ci speravo quando mi è stato riferito che poteva esserci, però dopo pochi giorni è arrivato il ciclo.

Inizio a pensare che le ipotesi siano queste: 1) ovulo ma in maniera pessima 2) se riusciamo a inseminare il mio pessimo ovetto, qualcosa non va nella parte successiva, cioè quella dell'annidamento 3) Ho una fase luteale di 13 giorni di cui 8 costellato da spotting, questo vuol dire che lo spotting  puo' avere una causa meccanica o una causa ormonale e che entrambe possono diminuire le possibilità di portare a termine una gravidanza 4) e che molto probabilmente c'entra con le su dette ipotesi: ho un utero endometriosico che nessuno vuole o sa diagnosticarmi. Non mi spiego come si possano prendere sottogamba sintomi come dolori pelvici in momenti più vari e disparati del ciclo, dolori che mi costringono a restare a letto.  Inoltre sono sempre stanca e la ginecologa in una delle ultime visite aveva visto con l'ecografia un riversamento liquido nella regione del Douglas. Quando mi sottopongo a visite faccio continui riferimenti di dolore quando ho un orgasmo o quando cammino troppo o faccio sport, ma nessuno ha mai preso in considerazione l'ipotesi di endometriosi e io mi chiedo: PERCHE'?

Insomma chi si la sente ancora sostenere che dopo un anno M. ed io non abbiamo un figlio perchè ci penso troppo?

lunedì 3 dicembre 2012

E alla fine arriverà...non preoccuparti Anais!

Oggi mi viene da scrivere un post nichilista, ma sto cercando di castrarmi, cancellando in continuazione le menate che mi vengono fuori. 
Sono all'11° post ovulazione, la mia tb è sempre sopra la coverline. Lo stick ovulazione (cercando di usarlo come stick gravidanza) è negativo ed ho sempre un pochino di spotting, il funesto e macabro spotting.

Il post nichilista lo censuro, anche perchè so che  la mia sofferenza è niente in confronto a quella di molti altri, quindi dignitosamente ritiro le mie frignate e spero che leggiate quanto segue attentamente.

Leggo spesso un  blog di una ragazza speciale, una ragazza che sta soffrendo sopra ogni limite per riuscire a coronare il suo sogno di madre. Il blog in questione è questo: E alla fine arriva Mamma . Lo linko qui nel mio post perchè questa donna, davvero molto forte, ha bisogno di un aiuto importante, cioè quello di sapere come puo' fare per indagare il motivo molecolare per cui i suoi ovociti non riecono a crescere dentro di lei. 
Se qualcuno passa nel mio blog e legge questo post ed è al corrente di studi effettuati da cliniche a livello molecolare sugli ovociti, vi prego, fate un'azione che vi costa pochissimo tempo, passate nel suo blog e segnalatele tutto ciò che sapete.

Grazie



sabato 1 dicembre 2012

9po e stick super negativo


Stick super negativo come il mio umore.
Oggi non avevo molte speranze perchè ieri è comparso il malefico spotting che ha distrutto ogni mia speranza. Ormai so che ho lo spotting 7 giorni prima del ciclo, normale o no, so che è un presagio funesto per le mie speranze di diventare madre.

Così stamattina, mi sono lavata, vestita, truccata no, perché non ne avevo voglia, e sono andata a fare la spesa! Mi sono caricata addosso due buste pesantissime, più una ancora più pesante di mia suocera...alla faccia che non devo fare sforzi se sono incinta! In questa maniera ho ridotto drasticamente tutte le probabilità!
Ah, che bello! Non mi va più di crederci!
Così ho preso gli ingredienti comperati ed ho fatto due tortillas alle patate e un vassoio di rustici!
Eppure, ho voglia di piangere!