lunedì 30 dicembre 2013

Anche gli uomini hanno il ciclo

Il Natale ci fa un brutto effetto. 
No. Correggo. 

I parenti ci fanno un brutto effetto, ma fortunatamente abbiamo resistito bene fino a ieri sera.
Fino a ieri sera abbiamo avuto una complicità invidiabile.
Io stavo giù. Lui mi prendeva mi faceva ballare e poi iniziavamo a cucinare.
La cucina è uno dei collanti della nostra relazione. Bignè, creme, crostate, pollo al burro, timo, rosmarino, pasta cacio e pepe, pennette alla matriciana, maiale con purè di ceci. Insomma una festa di sapori. Ma a volte non basta.
Lui stava giù. E allora gli proponevo di andarsene un po' al campetto a fare quattro tiri al cesto da Basket. Così, tornava spompato e con meno energie distruttive.
Ma a volte non basta neanche questo. Soprattutto quando piove e non puo' andarci.
Finisci in questo modo per ritrovartelo zombificato e vagante in casa, chiuso in un silenzio che fa rumore.
E allora gli fai la domandina in maniera tenera anche se già ti girano le ovaie perchè non capisci il motivo della sua lunaticità e soprattutto perchè quando sta girato per i cazzi suoi, senti un moto d'odio nei tuoi confronti.

-Amore che c'è che non va? che succede?-
- Niente.-

Che se uno mi rispondesse Niente solo che ho sonno, Niente solo che ho mal di gola, Niente solo che piove ed io sono metereopatico, Niente solo che vorrei fare questo ma non posso...potrei anche crederci.
Il fatto è che lì, dopo il niente, Lui ci mette il punto e il punto mi fa perdere le staffe.

Così la parte stronza di me inizia ad urlare che non è pagata per sopportarlo, che non ho motivo per dover far finta che tutto vada bene e che se vuole stare meglio, non deve rifugiarsi in quel silenzio di merda che mi relega lontana da lui.

Perchè è così che mi fa sentire, lontana.
E dopo essermi abituata a parlare di ogni cosa, ad essere complice con lui di ogni cosa, dopo essermi abituata ad essere coccolata, il silenzio e il vuoto che riesce a creare, egoisticamente, fa male.

E fa male di più, quando sai che sta per tornarti il ciclo e hai già tutti i sintomi e ti girano meravigliosamente bene le balle anche  a te.

Ti girano di meno quando capisci, che è giusto a volte andare lontano e creare un vuoto, che anche gli uomini a volte meritano di avere il ciclo, solo che non sai se in fondo, questo sia... un perfido augurio.


lunedì 23 dicembre 2013

I LIKE, I DON'T LIKE

I don't like Christmas

Quello che non mi piace del Natale sono gli isterismi.
Non mi piace comprare stupidaggini giusto per sdebitarmi.
Non mi piace vedere nei centri commerciali gente zombificata  che compra il primo regalino che rientra nel budget prefissato tanto per regalare qualcosa. Lo odio. Per me è tristissimo.
Non mi piace quando si creano gelosie o puntigli se inviti o non inviti qualcuno il giorno di Natale.
Non mi piace l'aspettativa che tutti hanno in questa festa.
Non mi piace che il Comune ci abbia regalato bollette di acqua e Tarsu spropositate.
Non mi piace Letta, che travestito da Babbo Natale ci abbia già promesso nuove tasse per l'anno nuovo.
Non mi piace l'indifferenza degli italiani e oltre a non piacermi credo anche che non sia PERDONABILE.
Anche se è Natale.

I like Christmas


Quello che mi piace del Natale sono i colori.
Mi piacciono le stelle di Natale.
Mi piacciono le luci.
Mi piace che faccia freddo.
Mi piace scoprire un Natale diverso, perchè ora sono sposata e trascorrerò questo giorno sia con la famiglia di Lui (pare che le incomprensioni con mia suocera si siano appianate...fortunately!) che con la mia famiglia.
Non vedo l'ora di mangiare cose buone cucinate da altri!
Domani sera farò l'ospite e dopodomani farò ancora l'ospite...
ovviamente, anche questo mi piace!
Poi, torneremo a casa e ci vedremo un film, un bel film.
E questo mi strapiace perchè saremo saremo stretti, coperti, imbacuccati.


BUON NATALE A TUTTI!

mercoledì 18 dicembre 2013

UN PEZZO DI PACE (+aggiornamento)

Mia nonna.
Mia nonna sta ...

La stanno operando.
Non respira più.
Non mangia più.

La radioterapia le ha occluso la trachea.
Mia nonna è un gigante.
Mia nonna sta soffrendo.

Vorrei non soffrisse più.

Quanto dolore può sopportare una sola donna?

Per Natale vorrei donarle un pezzo di pace...


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L'operazione è terminata.

La nostra cara nonna stamattina viveva un'altra vita.
Non si trovava in una poco rassicurante camera d'ospedale.
Era nella sua cucina. E chiedeva alle sue figlie di prenderle alcuni ingredienti in frigorifero per cucinare.

 Perchè una povera donna, dopo tanto soffrire, DEVE pur proteggersi!

Lei si trovava nella sua rassicurante cucina, dove ci ha insegnato a cucinare, dove ci ha insegnato le tradizioni...
E tra un manicaretto e l'altro ci ha impartito lezioni di vita.

Oltre alle gambe paralizzate, la cancrena, l'asportazione dello stomaco, il diabete, il tumore alla bocca, le è toccato pure una bella tracheostomia.
Non sentirò più la voce di mia nonna. Non quella di prima almeno.
Ma spero di averla ancora un po', vicino.

Questo 2013 è stato devastante.
Abbiamo scoperto di non poter avere figli.
Abbiamo provato con la pma, che è fallita miseramente, senza neanche troppe aspettative.
Mia madre non è stata bene.
Ha dato le dimissioni dal suo lavoro.
Ovviamente non le è stata pagata l'ultima mensilità nè il tfr, quindi è iniziata una causa ai suoi datori di lavoro.
Mio padre non è stato bene.
Ha una malattia cronica allo stomaco.
Mio padre è stato mandato in cassa integrazione.
Mia sorella ha perso lavoro.
Mia zia ha scoperto di avere un tumore di 7 kg.
L'hanno operata due volte.
Poi si è operata mia madre.
Mio padre riceve notizia che la sua ditta ha intenzione di licenziarlo, per fare posto ai giovani, lasciandolo senza pensione.
Le nostre attività lavorative sembrano decollare con tanta sofferenza.
Riceviamo notizia che la nostra convivenza per il tribunale minorile, senza prove e solo con testimoni, non vale niente. Quindi non possiamo neanche fare di richiesta, per il momento.
D'altro canto non avremmo i soldi per provare con un'adozione internazionale, quindi forse non è proprio un torto...

Spero di ricordare questo 2013 solo perchè è stato l'anno in cui ho sposato mio marito.
Perchè mio padre ha trovato una cura che lo fa stare meglio.
Perchè mia madre si è operata ed è andato tutto bene.
Perchè il tumore di mia zia è stato sconfitto togliendole tutto l'utero.
Perchè mia sorella ha trovato  un lavoro, un po' precario...ma l'ha trovato.
Perchè mia madre vincerà la causa contro quegli schiavisti che l'hanno fatta lavorare come una serva.
Perchè mia nonna ce la farà ancora una volta e le cose si aggiusteranno.
Perchè io e Lui siamo diventati inseparabili.




lunedì 16 dicembre 2013





Sono nella tempesta.

Mi ha travolto.

Ho bisogno di un appiglio.

Crollo, mi rialzo, cado..
mi tengo forte,
mi trascino, cammino..
ma di nuovo...cado.

E in tutto questo...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

venerdì 13 dicembre 2013

Le mie utopie.


LETTERA DI ABRAHAM LINCOLN
ALL’INSEGNANTE DI SUO FIGLIO.

"Caro maestro,
lei dovrà insegnare al mio ragazzo 
che non tutti gli uomini sono giusti, 
non tutti dicono la verità; 
ma la prego di dirgli pure 
che per ogni malvagio c'è un eroe, 
per ogni egoista c'è un leader generoso.

Gli insegni, per favore, 
che per ogni nemico ci sarà anche un amico 
e che vale molto più una moneta guadagnata 
con il lavoro che una moneta trovata.
Gli insegni a perdere, 
ma anche a saper godere della vittoria, 
lo allontani dall'invidia e gli faccia riconoscere l'allegria profonda di un sorriso silenzioso.

Lo lasci meravigliare del contenuto dei suoi libri, 
ma anche distrarsi con gli uccelli nel cielo,
i fiori nei campi, le colline e le valli.

Nel gioco con gli amici, 
gli spieghi che è meglio una sconfitta onorevole
di una vergognosa vittoria,
gli insegni a credere in se stesso, 
anche se si ritrova solo contro tutti.

Gli insegni ad essere gentile con i gentili 
e duro con i duri 
e a non accettare le cose 
solamente perché le hanno accettate anche gli altri.

Gli insegni ad ascoltare tutti ma, 
nel momento della verità, a decidere da solo.

Gli insegni a ridere quando è triste 
e gli spieghi che qualche volta 
anche i veri uomini piangono.

Gli insegni 
ad ignorare le folle che chiedono sangue 
e a combattere anche da solo contro tutti, 
quando è convinto di aver ragione.

Lo tratti bene, ma non da bambino, 
perché solo con il fuoco si tempera l'acciaio.

Gli faccia conoscere 
il coraggio di essere impaziente 
e la pazienza di essere coraggioso.

Gli trasmetta una fede sublime nel Creatore 
ed anche in se stesso, 
perché solo così può avere fiducia negli uomini.

So che le chiedo molto,
ma veda cosa può fare, caro maestro".

ABRAHAM LINCOLN

mercoledì 11 dicembre 2013

E ORA MI ARRABBIO!

Eddai che lo sappiamo che sto periodo è un periodo nero, ma ora mi sono rotta le palle!

No, non ci sto a subire le ingiustizie..tutte le ingiustizie.

Io e Lui cerchiamo di essere creativi.

Creativi in un altro modo. 

Siamo bravi, questo lo posso affermare. Siamo una coppia d'amore e lavorativa bellissima. Sono fortunata ad aver trovato lui e lui è fortunato ad aver trovato me.
Insieme nel lavoro siamo bravi.
Lui è un libero pensatore, un uomo rivoluzionario, un uomo equilibrato, studioso, geniale, riflessivo, profondo, colto.
Io una battagliera intuitiva.
Nel nostro lavoro, molti ci seguono. Si interessano a quello che facciamo. Riscuotiamo successo (ma pochi soldi). 
Lui ha la passione della scrittura. Lui è uno psicoterapeuta ma anche giornalista. Lui scrive un libro.
Vuole farlo editare. Il mondo dell'editoria è monnezza. 
Tutti vogliono editare il suo libro. Tutti a pagamento. 
Se lo scrive e se lo pubblica. No, non fa per Lui. A lui non piace essere autoreferenziale. Vuole che qualcuno creda in lui. Così continua a scrivere alle "case editrici" proponendo il suo libro, solo che lo fa in maniera disincantata e chiedendo alle case editrici di non rispondere se hanno intenzione di proporgli un pagamento.
Una CE, piccola e nuova, risponde. Lui verrà pubblicato. Senza compromessi di sorta.
Evvai, è un successo!!
Il suo primo piccolo successo.

Poi arriva Ottobre e il nostro super convegno va per il meglio.

Uno dei relatori, un docente dell'alta specializzazione ci dice che sarà direttore di una collana di psicologia e ci chiede se vogliamo pubblicare con lui gli atti del convegno e una piccola monografia.
Noi decidiamo di incontrare la casa editrice che ospita la collana e ci ritroviamo a Roma.
Ci ritroviamo a Roma a tu per tu, con l'ennesima delusione.

"Se volete pubblicare dovete compare minimo 100 copie del libro, ma anche 200...o 300".

Così, torniamo a casa e dopo alcuni giorni rispondiamo all'offerta.
No, noi non paghiamo per pubblicare.
Grazie di tutto, ma se ci volete, dovete investire soldi su di noi.

La risposta a tutto ciò è stato un insulto continuo, sia  da parte del professore, sia da parte della casa editrice:

VOI NON SIETE NESSUNO.

Tutto questo ci ha lasciato l'amaro in bocca per diversi giorni.

Ma oggi l'amaro è diventato veleno.

Il professore, per vendetta ci mette contro alcuni rappresentanti dell'Ordine ed alcuni decidono di non essere ad un pranzo fra colleghi se ci presentiamo anche noi.

Decidiamo di parlare con il rappresentate dell'ordine in questione che in una mail chiede espressamente alla proprietaria della casa dove avverrà il pranzo di non poter essere in alcun luogo dove siamo anche noi.

Giocando con il potere che possiede e sapendo di essere in torto, al telefono ci dice che  NON NE SA NIENTE o.0
Ci volete fare fuori? Siamo scomodi? Siamo bravi? Non siamo servili? Non ci facciamo gestire?

Fate quello che volete! FATECI FUORI!

A sistemare tutto, ne son sicura, ci penserà il karma...

lunedì 9 dicembre 2013

Oggi 34 anni fa..

E' il nove Dicembre.

I miei genitori 34 anni fa si sposarono oggi.  Sono ancora insieme, innamorati.


Mia madre ha un taglio in più sulla schiena. Qualche giorno fa si è operata ad un rene.

Io, mio padre, mio marito e una delle mie due sorelle siamo rimasti ad aspettare fuori dalla sala operatoria.




Siamo stati partecipi e coscienti di quanto l'amore possa durare a lungo. Nonostante i problemi, le crisi ed il lavoro logorante, i miei genitori si amano ancora.

E sono l'uno per l'altro, tutto.



Mio padre nella sala d'attesa sembrava un uomo piccolo e fragile. Quando ci è arrivata la notizia che l'operazione era andata perfettamente e che addirittura il rene era salvo, lui ha sorriso di un sorriso tremolante ed ha pianto.

Così ho capito che l'amore può essere infinito, puo' superare la routine, le crisi, le batoste, i problemi finanziari e con gli anni finisci per diventare dell'altro la sicurezza più rassicurante che c'è, la casa, il calore.







mercoledì 4 dicembre 2013

SOLI. INSIEME. SOLI.

OK.
E' FINITA.
SATURNO HA VINTO.
SATURNO MI HA SCONQUASSATA.
SATURNO HA MESSO KO TUTTI I MIEI SOGNI.

IO HO PERSO.
ED ORA NON VOGLIO PIU' RESISTERE.

HO MOLLATO LA PRESA.

IO DECIDO DI MOLLARE
E
CON QUESTO
IO DECIDO
DI

RINUNCIARE.

NON VOGLIO PIù FIGLI.

"TU VUOI FIGLI? IO VOGLIO SOLO FIGLI"

NO, NON è PIU' COSI'.

IO NON LI VOGLIO PIU' QUESTI CAZZO DI BENEDETTI FIGLI.

NE' DI PANCIA, NE' DI CUORE.

VOGLIO STARE SOLA, CON LUI.

CON I NOSTRI GUAI ECONOMICI, CON LA NOSTRA VITA IN BILICO, COL NOSTRO FUTURO PRECARIO.

SOLI.
INSIEME.
SOLI.

PER SEMPRE.

mercoledì 20 novembre 2013

COL FIATO SOSPESO


Col fiato sospeso,
senza respiro per un po'.

Sono in quell'attimo prima,
delle cose che mi fanno paura:

sospesa,
senza respiro.


Come una bolla di sapone, senza rumore, il mio animo si frantumò.
Rimasi sospeso in un vuoto interiore, senza ragione, senza parola, senza gesti.
Se il dottor Quaresma avesse detto qualcosa, avrei risposto qualcosa; avrei avuto un riferimento al quale adattare la mia ragione e la mia voce.
Al suo silenzio non potei rispondere niente.
Una cena molto originale, FERNANDO PESSOA




venerdì 15 novembre 2013

Dovete ringraziare Jovanotti!

Stavo per scrivere una lista di lamentele infinita sulla mia vita.

Ho desistito e cancellato tutto.

Per questo, l'unica cosa che scriverò è:

IO PENSO POSITIVO

"Uscire dal metro quadro dove ogni cosa sembra dovuta guardare dentro alle cose c'è una realtà sconosciuta che chiede soltanto un modo per venir fuori a veder le stelle e vivere l'esperienze sulla mia pelle sulla mia pelle."
                                                                                       --Lorenzo Cherubini-- 





mercoledì 13 novembre 2013

Quello che mi duole


Quel che mi duole non è
Quello che c'è nel cuore

Ma quelle cose belle
Che mai esisteranno.


Sono le forme senza forma

Che passano senza che il dolore
Le possa conoscere,
O sognarle l'amore.


Come se la tristezza

Fosse albero e, una ad una,
Le sue foglie cadessero
Tra il sentiero e la bruma.
-- Fernando Pessoa --

Lago di Bolsena -- Padre e figlio


da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-in-lingua-straniera/poesia-197917?f=a:957>

venerdì 8 novembre 2013

Una dura prova

Ieri sera ho affrontato una dura prova e sinceramente ancora non so darmi una spiegazione.

Vi racconto quello che mi è successo.

E' suonato il campanello della porta d'ingresso.
Mi affretto ad aprire anche se ero in bagno, credevo fosse mia suocera che era andata via di casa 5 minuti prima.
In effetti ero un po' scocciata, ma ho aperto.

Mi ritrovo davanti la ragazza del piano di sopra.
Una studentessa che condivide l'appartamento con un altra studentessa.
Questa ragazza, che chiamerò Chiara, la conosco superficialmente.
Ha frequentato qualche nostro seminario e sono stata io a consigliare a mia suocera di affittarle casa, perchè credo sia una brava ragazza.
Chiara, era sconvolta e subito mi dice:

-Madness sei sola?-
- Ciao Chiara! No, c'è Marito nello studio.-

Nonostante l'informazione decide di entrare.
Credo che niente avesse potuto fermarla, neanche se ci fosse stata l'intera mia famiglia: aveva bisogno di me ed è entrata.

- La mamma di tuo marito ha detto che hai sentito che vomitavo in bagno e mi ha chiesto se stessi bene, io le ho risposto che ho un virus.-

In effetti a volte è capitato di sentirla vomitare, perché la finestra del suo bagno da sullo studio di marito.

- Bhe, non è un virus Madness! SONO INCINTA!-

Ed è scoppiata in un pianto a dirotto, si è seduta e si è coperta il viso con le mani.

Io mi sono sentita crollare.

Lì per lì non capivo perché piangesse. Pensavo solo avesse paura.

Ho pensato che era normale che avesse paura visto che ha solo 20 anni.

Così ho cercato di rassicurarla. L'ho abbracciata e le ho detto...

-Non piangere, è una cosa bellissima: hai una perla dentro di te! E' una cosa bellissima! -

Lei arresta i suoi lacrimoni, mi guarda e dice disperata:

- Ma io non lo voglio!!!-

E ricomincia nel suo pianto a dirotto.

In quel momento sono morta.

Avevo la testa piena e vuota, il cuore in gola, le lacrime agli occhi.

- Odio questa nausea, odio che ho sempre fame, odio che la pancia mi tira sempre
Non sono pronta, volevo partire per l'Erasmus, non sono pronta!-

Chiara è alla settima settimana. Tutte le persone a cui lo ha detto, le dicono di non abortire. E lei ha dubbi a riguardo solo perché ha paura che se lo facesse gli altri la odierebbero e perché due giorni fa ha fatto l'eco e ha visto quella testolina appena accennata, ha sentito il suo cuoricino e ...

Chiara è venuta da me, proprio da me.
Nella sua pancia c'è una perla che non vuole.

Io la voglio!
...
Io non posso.

Quella perla è così vicino a me...

Ma è della ragazza che piange davanti ai miei occhi, disperata!

Non è mia, eppure sento la sua forza, la sua tenerezza.
Piccola perla, ingenua e ignara.

Chiara è venuta da me...

Perché è venuta da me?



mercoledì 6 novembre 2013

LOFACCIOSOLOPERNOSTROFIGLIO

Stamattina abbiamo avuto il primo colloquio informativo con i servizi sociali per l'adozione.

- Da quanto tempo siete sposati? -
- Da Settembre, ma viviamo insieme da taaaanto! - 

(esagerare non fa mai male ;-) )

(Noi viviamo insieme dal 2010 e per adottare servono tre anni continuativi di convivenza.  Quando si presenta disponibilità di adozione  però, bisogna essere sposati.)

- Avete possibilità di dimostrarlo? -
- Si, con testimonianze di parenti o conoscenti... purtroppo ho fatto residenza con Marito solo da un anno e mezzo. -
- Il tribunale non prende in considerazione le testimonianze...  . Vi conviene fare domanda tra un anno, così almeno avrete alle spalle un anno di matrimonio. - 

...
...


Però di buono c'è che il 26 inizieremo un corso di approfondimento all'adozione.

Nel frattempo cercheremo di  corroborare il reddito e di mettere da parte qualcosa per tentare anche l'adozione internazionale e di prepararci per il meglio.

Vi confesso che ci son rimasta un po' male...ma non importa, avevo già intuito che adozione vuol dire anche attesa.
Spero che questa avventura mi insegni a portare pazienza, perché in genere non ne ho.

Ma, visto che ci siamo e "giusto per", due calcolini anagrafici li voglio proprio fare. 
Ho 31 anni. 
Tra un anno inoltreremo la richiesta di disponibilità.  Ecco i 32 che fanno capolino.
Se accetteranno la richiesta, tutta la procedura (ovvero gli incontri con i servizi sociali, gli psicologi, la visita a casa, la somministrazione dell'MMPI, le visite mediche, la stesura delle relazioni, l'incontro col giudice) durerà ancora un annetto. E siamo a 33 anni. Età giusta per diventare mamma.
Ma, da lì in poi potrebbero trascorrere 3 anni senza che il mio telefono squilli mai, o almeno così hanno pronosticato ad Eva per l'adozione nazionale.
36 anni. 5 anni di attesa. Forse un po' troppi!

Consigliatemi voi: quale corso potrei seguire per imparare a vivere questi anni cercando di non pensare, cercando di scacciare il desiderio di voler essere genitori.
Eppure ci sono tanti bimbi là fuori, in attesa di amore, soli, senza una famiglia, ma questa burocrazia è così estenuante e stupida che a volte ti fa scoraggiare ad iniziare un percorso d'amore così grande come quello dell'adozione!!

Parola d'ordine:


LOFACCIOSOLOPERNOSTROFIGLIO






lunedì 4 novembre 2013

Il Sogno Americano

E ieri s'è sposata una coppia di amici conoscenti, che al nostro matrimonio non c'hanno fatto neanche gli auguri.

Così oggi mi ritrovo, come una sfigata, a guardare le loro immagini su Facebook e a commentarle come una vipera. 
Faccio pena pure a me stessa.

Questi due soggettini ci hanno invitato al loro matrimonio chiedendoci l'indirizzo di casa nostra (per inviarci la partecipazione) il giorno del nostro matrimonio, senza neanche dirci AUGURI.

Posso capire che ti senti offeso che non t'abbiamo invitato, ma se ci vediamo una volta l'anno e pure per caso, non mi sembra giusto coltivare un'amicizia fasulla.

Però, un po' di educazione non guasta! Se ci inviti al tuo matrimonio, gli auguri potevi pure farli, no?

Il matrimonio di Brandon e Kelly (e si, mi riferisco proprio a quelli di Beverly Hills 90210. Conoscendoli il paragone vi sembrerebbe azzeccato pure a voi) è un matrimonio all'antica maniera. 

Pure l'ipocrisia è all'antica maniera.
Lui bestemmia come un turco e ha sempre detto male alla Chiesa. Si sono sposati in chiesa. La più bella da queste parti, ovvio.

Lei è incinta (claro, sennò perchè sposarsi il 4 novembre?) e aveva un vestito candidissimo, non che io creda che una donna incinta sia meno pura di un'altra, ma ho voglia di pensare male.
La cerimonia è stata celebrata da tre sacerdoti. (thri is megl' che wan, no??)

Il vestito di lei... faceva cagare, ma quelli so gusti.
Quello di lui... faceva cagare pure. 
E questo è oggettivo. 
Sembrava mia nonno. 

Il cattivo gusto ha toccato l'acme nelle partecipazioni, che nel terzo bigliettino recitava così:

"Sostenete il sogno americano di Brandon e Kelly: IBAN: 283Y29884329480985"

Ora, le differenze fra questi due individui e Noi sono lapalissiane.
Nonostante io e Marito, avessimo bisogno di soldini abbiamo preferito, soprattutto dagli amici, che ci regalassero qualcosa di pensato apposta per noi e non i soldi, mera e illusoria soddisfazione solo di un attimo (in effetti, quelli che ci son rientrati già son andati a farsi benedire e non ricordo neanche per cosa).
Alcuni amici, hanno pensato di regalarci un bel week-end fuori porta, altri amici ci hanno regalato un quadro d'autore, pezzo unico (e sapendo che noi adoriamo l'arte c'hanno fatto un regalo immenso). Regali che sicuramente ricorderemo per sempre e che hanno un valore che va oltre il valore della borsa.

Tornando a loro..

Brandon e Kelly sono ricchi sfondati, sia lui che lei. 
Cazzarola, perché dobbiamo sostenerlo NOI il VOSTRO sogno americano?

Ah, dimenticavo un particolare: andranno vivere in America perché i genitori di lui, facoltosi medici, gli hanno trovato un lavoro da ricercatore in America.

(e noi qua, che fatichiamo settemila camicie per sopravvivere)

Quando Brandon tornò da Milano, ci confessò che lui POTEVA SCEGLIERE dove conseguire il Dottorato di Ricerca: se a Milano o se qui, nella nostra città. Rideva come un pazzo quando ci raccontò che conosceva già le domande dell'esame e che tutto era una finzione solo per fare entrare lui.

Ora,io e mio marito, siamo orgogliosi di essere come siamo. Orgogliosi e volenterosi di farcela nella nostra professione senza aiutini, se non quelli guadagnati col sudore della fronte e con il merito...

Però cazzo...

(sto per dire una cosa terribile)

PERCHè 
è 
INCINTA?

Perchè?

Lei manco lo pensava sto bimbetto!!

S'è laureata Lunedì scorso, s'è sposata Domenica, è incinta di 4 mesi (e non si vede per quanto è magra) e mo se ne va pure in America!

E NOI dovremmo aiutare VOI a realizzare il vostro SOGNO AMERICANO!

Mavaffancoppava!



mercoledì 30 ottobre 2013

RESISTANCE!



Resistere.

Cazzo, resistere.

C'è un vuoto che fa male, cazzo.

Sono tre giorni che piango in continuazione. 

Ho 31 anni. 

Le mestruazioni da quando avevo 11 anni.

Ho fatto lo sviluppo prima delle altre. 

 Ma che senso ha?

Ditemi voi, che senso ha!
Eppure è questa la mia vita.

A volte mi sembra di vivere in un incubo.

A volte mi sembra di vivere la vita di qualcun'altro.

La MIA vita. MIA.

Ma mia di chi?

Se fosse mia, cazzo, avrei una scelta. Invece no.

Devo fare finta di non sapere le regole. Devo fare finta che se voglio una cosa, se sogno qualcosa, io ho il POTERE di far accadere quella cosa.

Illusa.

Allora sai che faccio, io non sogno più, cazzo!

Eppure, devo resistere; mio marito mi chiede di resistere, di pensare che in qualche modo diventerò madre.

E io lo devo fare, perchè me lo chiede lui.

Lo chiede mio marito e a volte in questo vortice di sofferenze, dimentico che anche lui soffre della sua paternità mancata.

Oggi mi ha detto che a volte quando guarda i bambini, si chiede se accadrà anche lui.

Ieri ha dipinto un quadro per me e mi ha detto "Vorrei farti felice anche in un altro modo!"

E lui non deve più permettersi di dire questa stupidaggine, perchè ..

LUI è LA MIA FELICITA'.


E' solo che il vuoto della pancia, il dolore alle ovaie ogni mese puntuale, quello ti toglie le energie cazzo, ti toglie la vitalità.

Ti fa ricordare di essere donna inutilmente.

Allora penso, ok, facciamo che posso essere madre di altri bimbi, bimbi che non ho partorito io.

Ma poi leggo il post di Eva che racconta che finalmente è in attesa della chiamata, quella che le dirà che il bimbo per lei e suo marito c'è. 

Ma non fa in tempo ad esultare che il giudice le ricorda che molto probabilmente quel telefono non squillerà mai, e dopo tre anni dovranno rinnovare le pratiche.

Così ora, disgustata, è costretta a pensare DI NUOVO alla PMA.
DI NUOVO la PMA come ancora di salvezza ad una maternità mancata, sudata, sperata col sangue e coi denti, a dispetto della salute, a dispetto di tutti quei bimbi senza un genitore che ha cercato di amare, ma che non le hanno permesso neanche di conoscere.

Questa non è giustizia.

Questo è solo squallido.

Nonostante tutto, domani chiamerò i servizi sociali.

Perchè io farò di tutto per diventare madre!



Love is our resistance

domenica 27 ottobre 2013

I bambini e i draghi

Oggi ho un dolore nel cuore e si chiama dolore per i dolori.
Un compassione che non riesco ad analizzare e che mi viene solo da tirar fuori.
Osservando alcune foto e leggendo le notizie di Repubblica mi sono imbattuta in questo articolo (CLICCA).


Wilhelm Brasse, Il fotografo di Auschwitz, ha ritratto molti bambini, molte donne, molti uomini. Un prelievo dell'identità forzato. Uno svuotamento della dignità, prima di essere accompagnato nella camera a gas.
Wilhelm Brasse ha dovuto obbedire. 
Io pur di non obbedire, mi sarei tolta la vita.

Gli occhi di questo bimbo o bimba, sono pieni di paura e tristezza e lacrime. 
Gli occhi di questa creatura sono offesi. 
Non ha avuto modo di capire che vivere è anche gioia. La sua breve vita gli ha mostrato morte, dolore, cattiveria. Ha visto quanto l'uomo puo' trasformarsi in bestia. Non c'è speranza per lui/lei. 
Non c'è più vita. 
Dopo questa foto verrà accompagnato in una camera a gas e morirà.
E mi sento così profondamente con loro.


Noi ci aspettiamo che queste cose siano solo "il passato". 
Invece non è così.
Qualche tempo fa, ricordo di aver letto che in Russia esisteva un orfanotrofio terribile, paragonato ad un lager. Fu denominato l'orfanotrofio dell'orrore. Lì a Miski si perpetravamo abusi e violenze di ogni tipo. Molti bambini morivano per denutrizione. 26 bambini morirono in un anno. I bambini più vivaci venivano sistemati in cliniche psichiatriche e imbottiti di psicofarmaci.



In Siria i bambini vengono uccisi per vari raggiri politici, sono pedine di una democrazia che non esiste, sia in occidente che in oriente.
L'uomo politico obbedisce al Dio denaro, al Dio potere.


E tutto questo stamattina mi fa schifo di più. 
Mi tocca di più.
Oggi sono fra questi bambini. Vorrei proteggerli.
Ma altro non posso fare che pregare nel mio cuore "qualcuno" affinchè sia fatta giustizia, affinchè la smettano di usare vite innocenti.


Le favole non dicono ai bambini che i draghi esistono. Perché i bambini lo sanno già. Le favole dicono ai bambini che i draghi possono essere sconfitti. Gilbert Keith ChestertonEnormi sciocchezze, 1909

mercoledì 23 ottobre 2013

Ci voleva, ci voleva proprio!

Eccoci qua, siam tornati!

Le tensioni si sono allentate e noi dovevamo decisamente respirare!

Un lungo weekend fuori porta: venerdì e sabato abbiamo respirato aria Romagnola, precisamente quella di Bologna. Una città che non avevo mai visto e che mi è piaciuta tantissimo.
Il secondo giorno eravamo già tornati un po' misantropi e dopo aver adempiuto agli obblighi lavorativi, ci siamo rintanati in albergo con due scodellette di tortellini in brodo takeaway, che purtroppo si son rovesciati sulle scale di moquette dell'hotel!
Una tortura! Avevo una voglia disperatissima di tortellini  e sono ancora con la stessa fottutissima voglia...che al sol pensarci mi vien l'acquolina in bocca!

Coppia Bolognese al chiaro di Luna.

Domenica siamo stati a fare una visitina sul Lago di Garda, precisamente Peschiera sul Garda. Bellina come cittadina, molto molto carina. Però purtroppo c'era nebbia e un po' di pioggerellina ed il lago era grigio come il cielo. Nonostante tutto suggestivo e malinconico!

Non c'è più il vuoto. Il mio ponte è popolato.

Nel primo pomeriggio ci siamo avviati in quel di Vicenza e abbiamo preso possesso della camera in Hotel. Una mega suite (gentilmente offerta dai nostri amici come regalo di matrimonio) molto moderna con jacuzzi inclusa!
Nel pacchetto era incluso un ingresso al centro benessere.
L'ingresso valeva per tre ore e noi ne siam rimasti, a tirare a lungo, una!!
Mio marito si annoia da morire quando deve star fermo. Per lui rilassarsi è sudare facendo sport...altro che sauna, che a me invece piace da matti!
Così tornati in camera, ci siam vestiti e siamo andati a visitare il centro di Vicenza. E lì mio marito s'è rifatto alla grande perchè è golosissimo e fortuna vuole che ci fosse una fiera dedicata al cioccolato!
Peccato che piovesse e camminare a zonzo per ore con l'ombrello, non è l'ideale!
Le ville Palladiane, che ve lo dico a fare? Bellissime. Mi immaginavo dama del 500 a viver in case così belle, ispirate dalla cultura greco-romana.


Noi, Vicenza, Palladio e la pioggia.

Il giorno dopo abbiamo litigato e non ricordo neanche per cosa, fatto sta che siam tornati in albergo a non far nulla, fino a quando Marito, svegliato da un sogno suggestivo, si mette al computer e poi esclama :- Andiamo ti porto in un posto! Sorpresa!. -

Io con la faccia sorpresa! o.0'

Effettivamente questa sorpresa ha risollevato la giornata perchè siamo andati in uno zoo safari bellissimo!
Dopo esser morta dalla paura che mi mangiasse un ghepardo (ovviamente scherzo ma non troppo), abbiamo visitato il centro faunistico. Immenso e molto curato! 
Lì abbiamo conosciuto alcune cicogne, nere e bianche. 

Non ho potuto resistere ed ho rivolto a loro la mia preghiera!



"Vi prego uccelletti belli, noi siamo in fila da un bel po', oramai. 
Toccherà anche a noi prima o poi?
Almeno una volta dai, una volta solamente"






mercoledì 16 ottobre 2013

COME DUE PASSEROTTI

Io e Marito in questo periodo stiamo appiccicati come l'osso alla braciola, come una cozza allo scoglio, come un cerotto alla bua. 
Siamo una cosa all'unisono.
Senza  di lui mi sento persa. 
Questo è uno di quei periodi che abbiamo bisogno di stare vicini vicini, altrimenti ci sentiamo come due passerottini  appena nati, impauriti e tremolanti.
Sarà quel che è successo con mia suocera, sarà che sentiamo incombere la vita, saranno le decisioni importanti da prendere, saranno i pericoli che incontreremo.
Sarà. 
Sarà che è la mia anima gemella e il mio miglior amico.

Solo che... quando non c'è, e vi assicuro che c'è sempre, sento un vuoto e una solitudine profonda.
E quando non c'è è nell'altra metà della casa a lavorare nel suo studio, non è che sia lontano veramente.
Non so cosa mi accade. Sono spaventata.
Mi sento piccola e ho bisogno che qualcuno mi guardi le spalle.
Ho paura di restare sola e guardarmi dentro.
Ho l'angoscia di scoprire che la malinconia mi sta divorando l'anima, che le delusioni hanno avvizzito il mio cuore, che la vita mi ha tolto l'ingenuità e l'incanto dell' Io Vorrei.


Dopodomani partiremo per un piccolo viaggetto: due giorni a Bologna (di cui uno per lavoro) e due giorni a Vicenza in un Hotel con Centro Benessere annesso. Questo soggiorno ci è stato regalato da alcuni amici e cogliamo l'occasione per ristorarci un po' e ricaricare le pile.
Speriamo che porti serenità e che alleggerisca le tensioni perché ne ho davvero bisogno.

lunedì 14 ottobre 2013

Quello che è accaduto, in poche parole.

Essere madre. Essere madre per me è essere accogliente. E' prendersi cura anche dei figli non tuoi. E' capire, arrabbiarsi quando è necessario. E poi tornare a spiegare e a dare amore, e dare sicurezza dell'amore che si nutre. Perchè si deve essere sicuri dell'amore che ci circonda.
Evidentemente questo essere madre, non appartiene a tutte le madri e mentre ti aspettavi di essere entrata in una famiglia amorevole, ti ritrovi ad essere tacciata di volersi prendere "tutto" di volersi prendere "marito".
Ma mentre per le cose io posso firmare 100.mila fogli qui ora e per sempre, che di quelle cose non voglio nulla, di mio marito non lo posso negare. Lo voglio ed è mio. Ed è mio, non perchè lo voglio, ma perchè mi ama.
Questo però qualche madre, che pensavo diversa, non l'ha capito.

sabato 12 ottobre 2013

Annientata

Sono così incazzata che non ho parole per descrivere quanto sono incazzata.
Sono arrabbiata, ferita, delusa.
Sono confusa, spaventata, stupita.
Sono incazzata, ferita e triste.

Perchè questa sono io quando qualcuno mi fa del male.

Annientata.

Voglio andarmene via.
Lontano.

venerdì 11 ottobre 2013

(mi) AFFIDO o NON (mi) AFFIDO??

Io mi affido al destino..porca vacca!


MioMarito non sembra essere convinto dell'affido. Lui dice che non vuole perder tempo (non che l'affido sia una perdita di tempo, sia chiaro), ma preferisce iniziare con il nostro obiettivo più grande, quello più faticoso in termini di tempo e burocrazia: l'adozione.
Per il momento ancora non faccio nulla, ovvero ancora non contatto gli assistenti sociali della mia provincia per informazioni. Qualcosa mi blocca nell'essere attiva nella realizzazione dell'obiettivo.
Sembra una cosa facile, ma non lo è!

Avevo voglia di iniziare con dei corsi per genitori adottivi. Così, tanto per averne un'idea, per capire meglio a cosa andiamo incontro...ma dalla psicoterapeuta, di cui vi ho parlato qui, ho scoperto  che da noi (nella provincia di Pescara, ma credo che l'iter sia regionale) il corso puoi farlo alla fine dei colloqui con gli psicologi e con gli assistenti sociali.  Secondo me questa cosa di non fare il corso prima è una stupidaggine perchè ci saranno sicuramente tante coppie che arriveranno alla fine dei colloqui credendo che l'adozione sia una cosa e invece è tutt'altra.
Inoltre, dopo aver fatto tutti i colloqui, una coppia puo' ritrovarsi a voler tornare indietro perchè solo allora , durante il corso, capisce di non esserne all'altezza e questo a discapito della burocrazia e dei tempi complessivi dell'istruttoria e dell'economia dei tribunali.

Mah!! DEVO sicuramente informarmi meglio.

Devo perchè è giusto e perchè sapere puo' aiutarmi a capire e anche...puo' aiutare anche abbandonarmi.

In genere io agisco secondo progetti. Ho sempre un progetto.
Per qualsiasi cosa.
Vi spiego: essendo tutt'altro che razionale ho bisogno di controllo. 
Ma in genere inizio così:
vogliamo un figlio? 
Ok, iniziamo a provarci. 
Emozione.
Irrazionalità. 
Voglia alle stelle. 
Facciamo l'amore a caso. 
Arriva il ciclo. 
Disperazione.
Cosa mi serve? Il controllo! 
Il controllo evita che io mi illuda, cada dal cielo e che prenda una botta tra capo e collo che fa un male cane. Quindi controllo. 
Test lh, conta dei giorni, temperatura basale. 
Arriva il ciclo. 
Eh, lo sapevo l'abbiamo fatto nei giorni sbagliati. 
Mannaggia a te e a quando c'hai sonno! 
Disperazione! 
Quindi aumentiamo il controllo, controlliamoci! 
Visite di controllo: ovaio policistico  e spermini folli (quei pochi che ci stanno)! 
Controlliamo il controllabile! 
Inorfert, MACA, ormoni a palla, ICSI! 
Torna il ciclo! 
Disperazione! 

Mettiamo da parte il controllo
.
 Destino fai tu! PORCA VACCA!

A che serve il controllo? Serve a farmi arrivare spossata e serve a rendermi conscia che non serve a niente il controllo. 
Tutto questo mi fa esclamare: DESTINO FA UN PO' TU QUEL CAZZO CHE TI PARE!!

Ora vi chiederete e se non ve lo chiederete me lo chiedo io per voi: 

a che serve un progetto se sai che tanto poi la vita va dove cavolo gli pare?

SERVE A FARMI CREDERE CHE HO UN QUALCHE POTERE SU QUELLO CHE MI ACCADE E POI SERVE A FARMI PRENDERE UNA BOTTA TRA CAPO E COLLO CHE MI STRONCA IN UN NANO SECONDO E POI QUANDO MI RIPRENDO SERVE A FARMI AMMETTERE CHE IL FILO DI CLOTO LACHESI E ATROPO, NON L'HO IO FRA LE MIE TERRESTRE MANI, MA LORO, LE MOIRE DI CUI ANCHE GLI DEI TEMEVANO L'IMPROVVISA RECISIONE.
     
Pur tuttavia, al fine di rendermi inerme, avrò un progetto e quanto prima, ve lo illustrerò!




mercoledì 9 ottobre 2013

A noi donne infertili.


Lyrics to No Less Than A Woman (Infertility) :

Intro:
Infertility is a word that a lot of people are ashamed to mention
A lot of people are so illiterate when it come to that word
They act as if it's a crime if you can't have a child
But I don't think so, I don't have a child, I may one day
But in the mean time I am going to share all my love.


Chorus:
Not having a child don't make me less than a woman,
You see I got so much love to give, to so much unwanted kids,
You can say all you want about me trying to ruin my reputation,
But I have so much love to give to so much unwanted kids,
Listen to my song


Verse 1:
I may not know the joy of giving birth,
May not experience the pain and all the hurt,
But I know how it feels to lose a child,
And if pain is pain then I am hurting inside
If infertility makes me less than a girl,
What would I say to many women in this world
Would you tell them have faith,
Would you tell them be strong
Or would you tell them that they're less than a woman?

Chorus:
Not having a child don't make me less than a woman,
You see I got so much love to give, to so much unwanted kids,
You can say all you want about me trying to ruin my reputation,
But I have so much love to give to so much unwanted kids,
Listen to my song


Verse 2:
I would give anything to have a child of my own
But in the meantime let me share my happy home
With the less fortunate, take away some of the stress from a child
Who has never known love and happiness
Miscarriages remind me of baby carriages
Broken hearts bring failed marriages,
The pain never go away, we try to keep them at bay
Oh I wish if my baby could have stayed


Chorus:
Not having a child don't make me less than a woman,
You see I got so much love to give, to so much unwanted kids,
You can say all you want about me trying to ruin my reputation,
But I have so much love to give to so much unwanted kids,
Listen to my song


Verse 3:
Some people have kids and wish them never did,
Some kids grew up hating the life weh them live,
Some have it easy, some have it hard,
Some mothers abandon dem pickney like dawg
But wanti wanti dem can't get it
And getti getti get and run weh lef eeh
Me nuh have none so you know me will take eeh
Me have a lot of love so send me little pickney on


Chorus:
Not having a child don't make me less than a woman,
You see I got so much love to give, to so much unwanted kids,
You can say all you want about me trying to ruin my reputation,
But I have so much love to give to so much unwanted kids,
Listen to my song


Outro:
You see, what I am saying is this song is dedicated to all the females who have been trying to have children but never succeed. Some have miscarriage just like myself, but you know what, don't give up, have faith, one day you may just succeed. You know what I'm saying, and don't feel you are less than a woman because you don't have a child 'cause once you give you love to other children that counts. You know what I'm saying.

lunedì 7 ottobre 2013

Fine Convegno e Coming-Out senza imbarazzi!

Sono soddisfatta, ed ora prima che ne organizziamo un'altro di convegno, passerà come minimo un anno!! 


Le persone che hanno partecipato sono rimaste tutte fino alla fine; i conferenzieri, che quasi tutti avevano intimato di andarsene non appena fosse finito il loro discorso, sono restati fino alla fine.. 



Posso così permettermi di affermare che FORSE...forse è piaciuto ed è stato un evento interessante.



La giornata è stata intensa, non lo nego...ma il momento più critico è stato il pranzo.
Voi direte, ma come?? Il pranzo è un momento di stacco, di riposo!!

Sì, ma avete mai provato a sedervi a pranzo con 11 psicoanalisti??
Tutti che si iperscrutavano, e facevano battute a suon di analisi! MonDieau, non lo auguro a nessuno!!
Per fortuna che son capitata vicino ad un'arte-terapeuta a cui ho fatto da tirocinante per un anno. Con lei fortunatamente riesco a parlare anche di altro.


Facendomi gli auguri per il matrimonio mi ha detto: "Speriamo che quest'anno sia per voi anche l'anno in cui riuscirete ad allargare famiglia" (non ha detto proprio così ma il senso era questo).
Ed io, stranamente, mi sono sentita a mio agio a riferire che: "no, purtroppo ci hanno fatto una diagnosi di infertilità e  non credo sia così facile, ma comunque stiamo pensando seriamente all'adozione".


Fortunatamente la sua reazione l'ho sentita sincera, e quello che ha detto in seguito per niente fuori luogo.

Per la prima volta qualcuno ha saputo reagire al mio caming-out come avrei sempre voluto.

Lei ha detto: 
"mi dispiace, non dev'essere stato facile scoprirlo!"
Punto.

Non si è affannata in parole vuote.
Poche cose, poche parole. 

Essenziali.

Poi ha aggiunto: "Io conduco dei corsi ai futuri genitori adottivi, se vuoi posso inserirvi in un gruppo, ma i corsi purtroppo iniziano solo una volta l'anno ad Aprile".

Ecco perchè l'ho sentita in sincrono e perfettamente empatica con il mio stato d'animo: perchè lei sa, perchè lei ha modo di vedere. Per lei non è un modo irreale, quello delle famiglie infertili; per lei non è strano nè imbarazzante. Mi sono sentita una donna "normale" come le altre donne, quelle che hanno il pancione. 

Poi le ho anche raccontato della nostra voglia di avere bimbi in affido (era questa la novità che volevo dirvi presto!!), perchè non ci dispiace l'idea di prenderci cura di nanetti, che forse hanno dei genitori, ma che sono impossibilitati a prendersi cura di loro. L'idea di essere genitori putativi e temporanei non ci dispiace affatto, soprattutto se questa avventura puo' darci la possibilità di metterci alla prova come genitori futuri, come genitori adottivi.

Lei però mi ha consigliato di passare direttamente all'adozione, se questo è veramente il nostro fine ultimo, perchè spesso i bimbi in affido, avendo ancora dei genitori e, spesso, avendo contatti con loro, non riescono a stringere un forte legame con i genitori affidatari. Mi ha consigliato questo perché in precedenza le avevo raccontato del mio forte desiderio di donare amore a qualcuno e di prendermi cura di qualcuno. Un bambino affidatario, secondo lei, conoscendomi, potrebbe minare la mia autostima e farmi perdere la sicurezza nell'intraprendere il percorso dell'adozione.

Su questo non sono poi così tanto convinta. Ho sicuramente tanto desiderio di sentirmi mamma e di mettermi alla prova ed è vero che l'affido è più facile e veloce dell'adozione, ma non credo di essere così fragile come lei mi vede. Anche se penso che molte delle persone che mi conoscono bene, mi consiglierebbero quello che mi ha consigliato lei.

Staremo a vedere. Magari inizieremo con l'affido temporaneo estivo di bimbetti che vengono dall'Ucraina. Ho letto moto di associazioni che ne organizzano il viaggio e l'abbinamento.
Un affido di tre mesi quanta autostima potrebbe minare? 
Forse  invece potrebbe essere per me un bel banco di prova e, sorprendentemente, l'azione poetica che fa per me e per il bimbetto che ci verrà assegnato!!