sabato 12 aprile 2014

La scienza che non è scienza... è un punto di vista.

Venerdì, ovvero ieri, avrei dovuto fare il pre-ricovero per asportare il fibroma.
Un po' di tempo fa, un mesetto fa, mi sono recata dalla ginecologa per vedere se il polipo che avevo era ancora lì. Fortunatamente il polipo endometriale che avevano visto mentre stavo facendo la stimolazione per l'ICSI è scomparso. La ginecologa mi ha detto che è possibile che il polipo, come un feto, non abbia attecchito bene e se ne sia andato con uno dei cicli mestruali successivi. Ho abortito il mio polipo. Menomale che qualcosa di buono l'ho fatto. C'è rimasto giusto il tempo necessario per non far andare nel verso giusto la Pma. Come per dire, lo vuoi capire o no, che non s'ha da fare?
Dalla ginecologa ci sono andata per un motivo: far si che il mio utero fosse il più accogliente possibile. Inoltre la dottoressa mi ha detto che non ho più l'ovaio policistico, quindi diciamo che il mio corpo da quando non vuole più così ostinatamente solo un figlio sta migliorando, si sta auto curando.
Il corpo essendo psiche migliora se disinflazioniamo i nostri immaginari. Avevo un solo immaginario: Tu vuoi figli? Io voglio solo figli. Palese no? Una volta, parlando con mia madre (prima che scoprissi che secondo la medicina noi non potremmo avere figli) le dissì: UNA DONNA CHE NON PUO' PROCREARE NON è UNA DONNA. Glie lo dissi con cattiveria, perchè sentivo che proprio quello sarebbe stato il mio destino. Era rabbia, era rifiuto. Ora penso tutt'altro. A volte guardo le donne che hanno figli e purtroppo, spesso, la maggior parte di loro, un po' mi fa tristezza. Sono donne un po' svuotate, un po' perse dietro un solo unico ruolo: essere madri, solo madri. Ed è un po' come il mio "voglio solo figli". E' a senso unico, prescindendo tutto il resto. Per il mio lavoro ho intervistato qualche artista, molte di loro, madri. E tutte mi hanno raccontato la stessa identica solfa. Ho iniziato a dipingere presto, solo che dopo sono diventata mamma ed ho tralasciato questa passione per molti anni, dedicandomi anima e core ai figli. Un ritornello tristissimo. Spesso le donne non riescono a trovare l'equilibrio giusto. Si perdono nell'immaginario dell'essere madre. Questo per lo meno lo dico senza sentimento verso la prole cioè quel che vedo dall'esterno.
Sogno ancora di essere madre, lo sogno con tutta me stessa, ma ho paura di perdermi anch'io come mi ero persa il quel voglio solo figli. Non è vero che voglio solo figli. Ora per prima cosa, quello che desidero che mi accada in primis, è che io possa avere la possibilità di esprimermi e realizzarmi. Voglio un posto nel mondo, voglio viaggiarlo, voglio esperienze, voglio perdermi in un altro modo. Voglio destrutturami e scoprirmi nuova.
Venerdì, ovvero ieri, avrei dovuto fare il pre-ricovero per togliere il fibroma.
Non ci sono andata.
Il fibroma non mi preoccupa. E' molto piccolo, lo avrei tolto solo per il dolore, ma coincidenza, da quando ne ho parlato alla ginecologa e mi ha detto che molto probabilmente mi fa male perchè rende il mio utero retroverso più retroverso, ha smesso di dolermi.
La psiche inganna, la psiche invia messaggi: i sintomi. Poi un giorno, stai lì a pensarci, li analizzi e loro scompaiono. Come il polipo. Sì, sì medicalmente lo sanno tutti che è molto comune che se ne vada, ma psichicamente fa effetto sapere che sia venuto per un motivo e se ne sia andato subito dopo. Questo motivo devo prenderlo in considerazione, non posso ridurlo ad un mero fatto medico.
La scienza vuole spiegarci la causa organica, ma a noi tocca dargli un senso più ampio, perchè il corpo è psiche come la nostra anima.

lunedì 7 aprile 2014

DUE COSE

Due cose. Vi devo raccontare due cose, che non c'entrano niente l'una con l'altra ma di entrambe ho avuto il pensiero di volervelo scrivere.

PRIMA COSA) Son due notti che sogno donne incinte. La prima notte ho sognato due blogger! Crederete che son pazza, ma è successo davvero. Ho sognato Diarista e Policisticosa. Avevamo tre casette coloratissime. Sembrava il mondo di Alice nel Paese delle Meraviglie. Tutto colorato, tutto fumettato. Tre case, la mia nel centro. Loro escono fuori dai recinti dei loro giardini verdissimi e mi mostrano il ventre: bello, rotondeggiante, pieno. Mi sento emozionata, loro sono al settimo cielo. Ed io sono felicissima. Loro mi dicono che presto toccherà anche a me. Sono rimasta meravigliata da questo sogno. 1) perchè mi fa pensare che la felicità che ho provato era sincera e che questa infertilità della nostra coppia, non ha avvizzito il mio cuore; 2) perchè io non conosco nè Diarista, nè Policisticosa (che tra l'altro non scrive da tantissimo tempo) e quindi non so come la mia psiche sia arrivata a loro per simboleggiare qualcosa di me che sta nascendo, che è gravido. La seconda notte ho sognato mia cugina. La donna più fertile del mondo, a lei basta pensare di volere un figlio che subito ne è incinta. E infatti, nel sogno mi diceva di esserlo. Non ricordo bene il sogno ma anche con lei non ho provato invidia, nè un minimo senso di frustrazione. Quindi è chiaro che protagonista del mio mondo onirico non sia il senso di maternità mancata, ma qualcosa che di me sta nascendo. Chissà cosa sta nascendo? Aspetto i sogni di queste altre notti e spero che la psiche mi risponda.
SECONDA COSA) Nei post precedenti ho accennato al fatto che mi sono data l'opportunità di mettermi alla prova con la fotografia. La mostra, organizzata da un'associazione di artisti, è stata una delusione sonora. Ci hanno fatto esporre in una specie di  grotta senza illuminazione, muffa alle mura e tavoli con tovaglie di raso a fiori. Una tristezza allucinante. Addirittura non si sono neanche preoccupati di evidenziare i nomi degli autori. Quando ho visto qual'era lo stato di disamore per l'arte e per chi esponeva, mi si è chiuso lo stomaco. Ho lasciato decantare la rabbia per la cocente delusione e il giorno dopo cioè ieri, sono andata a ripredermi le foto tra lo stupore degli organizzatori, che non si aspettavano che avessi una bocca parlante. Vi racconto di questa banale delusione, non per dargli troppa rilevanza, ma perchè ho scoperto qualcosa di me che mi piace, ovvero la dignità per me stessa. Ribellarmi alla presidente dell'associazione, una serva della politica locale, mi ha dato una spinta di vita, un'energia in più nel sostenere le cose in cui credo, i sogni che desidero.

sabato 5 aprile 2014

PAROLE NOTE






Amo sviluppare la mia coscienza per capire perchè sono vivo,
cos’è il mio corpo e cosa devo fare per cooperare con i Disegni dell’Universo.
Non mi piace la gente che accumula informazioni inutili
e si crea false forme di comportamenti, plagiata da Personalità importanti.
Mi piace rispettare gli altri,
non per via delle deviazioni narcisistiche delle loro personalità,
ma per come si sono evolute interiormente.
Non mi piace la gente la cui mente non sa riposare in silenzio,
il cui cuore critica gli altri senza sosta,
la cui sessualità è permanentemente insoddisfatta,
il cui corpo s’intossica senza saper apprezzare di essere vivo.
Ogni secondo di vita è un regalo sublime!
Mi piace invecchiare,
perché il tempo dissolve il superfluo e conserva l’essenziale.
Non mi piace chi, per retaggi infantili,
trasforma le bugie in superstizioni.
Non mi piace un Papa che predica
senza condividere la sua anima con una Papessa.
Non mi piace che la Religione
sia nelle mani di uomini che disprezzano le donne.
Amo collaborare e non competere!
Ogni secondo di vita è un regalo sublime!
Mi piace scoprire in ogni Essere
quella gioia perenne che potremmo chiamare Dio Interiore.
Non mi piace l’Arte che serve solo a celebrare il suo Autore,
mi piace l’Arte utile per guarire.
Non mi piacciono le persone eccessivamente stupide.
Mi piace tutto ciò che provoca il sorriso!
Amo affrontare volontariamente la mia sofferenza
con l’obiettivo di espandere la mia Coscienza.

Tratta dall’albo Parole|Note letta da Filippo Timi

venerdì 4 aprile 2014

Il gruppo delle cercatrici anonime!

Ad Aprile il mio corpo ha parlato ed ho sentito perfettamente e distintamente quando ho ovulato. Muco e dolorini pre-ovulazione mi hanno aiutata senza problemi, cosa che non accade spesso..anzi, diciamo pure che raramente è la parola giusta. Io e marito fortunatamente non ci facciamo mai mancare l'attività sessuale, ma stavolta, sapendo che ero nei giorni clou, fare l'amore ha ri-trovato, oltre al piacere, anche la speranza del  voler cercare una gravidanza. Una sensazione che da tempo non provavo.

Sono tornata (o regredita) ai tempi in cui mi affidavo agli stick ed alla temperatura basale: fare l'amore pensando a, pensando che, quello sarà miracolosamente il momento in cui stiamo concependo nostro figlio, quel figlio tanto desiderato, tanto sperato.
Mancano sei giorni. Sei giorni all'arrivo del ciclo. 
Ho le tette gonfie, la schiena a pezzi, fittine qua e là e stanchezza. 

FANTASINTOMI.
NON CI SONO DUBBI!!

So riconoscere perfettamente le illusioni dì chi sta appresso alla Cicogna.
Ormai sono una veterana. 
Solo che... Cazzo, come ti fotte la speranza!! Formerei il gruppo delle cercatrici anonime (come quello degli alcolisti, per intenderci) se non finissi per essere considerata pazza. Ahimè! Con un po' di vergogna lo ammetto: cercare un figlio può diventare una dipendenza! Finisci per annientarti, finisci per pensare sempre a quello, per navigare ore ed ore su internet alla ricerca di quello o di quell'altro sintomo. Menomale che mi sono ripresa!!! ANCHE SE...questo mese, la tentazione di googlare di nuovo 7po sintomi di gravidanza!! è stata fortissima.


Ti preCo...no!



giovedì 3 aprile 2014

Cose della vita

Oggi è nuvoloso, pero' cercherò di non farci caso. Tra qualche minuto mi alzerò da questa poltrona e inizierò la mia giornata.
Quando sono molto giù, vestirmi è già un gran passo. Ma io oggi farò di più: mi vestirò e andrò dal fotografo perchè le mie foto saranno pronte per la riconsegna.
Poi con marito andremo in un uno di quei centri dove vendono cornici e cose per il fai da te e cercheremo un supporto adeguato per le foto (che verranno esposte in una galleria d'arte).
In seguito andrò al supermercato a comprare del tofu, perchè ho promesso una cenetta vegetariana alle mie sorelle. Penserò al pranzo e poi alla cena. Poi nel pomeriggio forse scriverò qualcosa, o forse prenderò la mia Nikon e inizierò a fare qualche foto.
Insomma, oggi non voglio darla vinta alla depressione, oggi io la sostituisco col fare ...perchè queste son cose della vita no?


E come rondine volare,
cercare, trovare, 
costruire, emigrare.

E come mare far sognare,
aiutare ad amare,
infrangersi e agitarsi.

E come fiore sbocciare,
risplendere, per una farfalla
appesantirsi e poi morire.

E come pioggia cadere, 
rinfrescare, bagnare e
a volte distruggere.

E come cielo ospitare,
il sole risplendere e
la luna raccontare.

E come bimbo sorridere,
piangere, gioire,
correre e così vivere.

E come rondine, mare, fiore io...
come pioggia, cielo, bimbo io.

mercoledì 2 aprile 2014


"Mi pesa, sì, mi pesa non lasciare almeno un figlio, quando morirò. Ed è per questo che ai miei libri mi riferisco sempre con la parola bambini. Il mio bambino, i miei bambini. Ma i miei bambini sono bambini di carta. Non di sangue. E i bambini di carta non partoriscono altri bambini di carta. Sono una ben povera illusione di maternità."

(Oriana Fallaci)

martedì 1 aprile 2014

Un mondo di lupi


Il sentimento che mi caratterizza in questo periodo è la disillusione. Guardo la gente e, a priori, mi sta sulle palle. Al supermercato osservo la persona con il carrello davanti  al mio e ... mi sta profondamente sulle palle. Cos'ha fatto? Niente, ma ha alzato gli occhi al cielo quando un signore con due soli articoli ha chiesto se poteva passarci avanti. Sì che molti ce la usano a fare i furbetti, ma la gentilezza è un valore rarissimo che spero di non dimenticare mai. Vado nella pizzeria al pezzo vicino casa mia e non ti salutano manco se gli spari, vado al negozietto alimentari dell'angolo e  puntualmente ti fregano un euro (ma anche due). Mi chiedono il cognome e vogliono venire a conoscenza del patrimonio economico della mia famiglia. Poi, fai bene il tuo lavoro, ma siccome non sgomiti, gli sgomitanti hanno sempre il posto migliore. 
Inoltre ad aumentare questa disillusione contribuisce il fatto che per me il mondo esterno è diventato scontato e pieno di clichè.  Quasi nulla ormai mi stupisce. Non mi stupisce che se sono educata, gli altri mi calpestano, ma se me la tiro un po', ricevo quella considerazione da uomo sottomesso che odio con tutta me stessa.
Odio che in questa cultura va avanti solo chi ha potere e chi non ha rispetto, chi non ha passione, chi vuole prevaricare.
Sogno un mondo migliore, ma in realtà vivo in un mondo di lupi.





Artista africano-Malangatana Valente
Mostri grandi divorano mostri piccoli