domenica 23 novembre 2014

il settimo giorno

Il settimo giorno
è proprio  questa Domenica
- quella in cui ci riposammo,
quella in cui diventammo intimisti
quella in cui sentimmo la pace - .

Senz'acqua, né energie
tutto tace.

E' Domenica.
E' il tempo della riflessione
è il tempo della comprensione.
Abbandonando i giorni di
caos e tumulti,
entriamo in processione
dentro noi stessi.

Il silenzio ci ristora.

Dentro il vuoto rinasco.
Mi guardo allo specchio 
e mi accolgo.
Posso entrare?
Sono in pace.

domenica 9 novembre 2014

dieta dell'anima

Quando sto bene fisicamente perdo l'anima.
Prediligo i disagi corporei che spingono oltre la mente e favoriscono un accrescimento dell'intelletto.
Quasi mi viene di goderne.
Tribolazione e crescita, per una visione sadicamente cristiana della vita.

***

Dopo aver provato quel forte dolore alla schiena ho deciso di mettermi a dieta e di fare esercizio fisico. Una settimana di questo mi è quasi bastato a capire come dimagrisce la mia anima quando il mio corpo sussulta di benessere.
Quel leggero e costante bruciore alla schiena, che sparisce quando mi alleno adeguatamente, serve a ricordarmi che questa sofferenza della mia vita non puo' cessare. Mettersi a dieta è come voler pensare ad altro, voler essere come tutti gli altri.

sabato 8 novembre 2014

il nero e le piccole luci intorno

Sono piena di cose che non ho agito.
Sono piena dei fogli che non ho scritto.
Sono piena della mia stanza vuota
- alloggio che non riesco ad arredare -.
Intorno a me c'è un disordine primordiale.
Dentro di me, l'inanimato grembo.

Aspetto disamorata che mi passi.
Il silenzio mi consola,
mi incentiva a sorvegliare
il nero e le piccole luci intorno


***


Mentre mi spingo nell'immagine  del futuro,
questo cuore che brucia nel respiro
e che mi tedia tuttavia,
è impazienza?
E' disagio?
E' affaticamento?

No.
E' speranza.

***

Ci sono colori che non distinguo,
stimoli che non ascolto,
volti che non esamino,
parole che non declamo.

In tutto questo abita la mia presunzione

di essere arcobaleno,
di darmi un senso o tutti e cinque,
di carpire il volgersi di ogni Dio,
e che la poesia sia in me

- al di là di ogni verso -.