C’era una volta un vecchio e sua moglie. Erano stati molto felici durante tutta la loro vita, ma rimpiangevano di non aver avuto dei figli. Un bel giorno d’inverno la coppia vide alcuni bambini che giocavano nella neve e si divertivano e il dispiacere non avere dei figli propri cominciò ad acuirsi ancora di più. Così il marito propose alla moglie di fare una ragazza di neve e di foggiarla come la figlia che avrebbero voluto avere. Così presero della neve e a poco a poco le dettero la forma e anche gli abiti di una splendida fanciulla. Non appena ebbero finito, le labbra della ragazza diventarono rosse e gli occhi cominciarono ad aprirsi. Sorrise leggermente alla coppia di anziani, si scrollò di dosso i fiocchi di neve e uscì come da un guscio di neve, una splendida ragazza. I due furono sopraffatti dalla gioia, la portarono nella loro casa e la chiamarono Snegurochka, che vuol dire fatta di neve. La fanciulla cominciò a crescere molto in fretta, non di giorno in giorno, ma di ora in ora. Si trasformò nella figlia che avevano sempre voluto avere, era diligente, brava, bella, la figlia che tutti sognerebbero di avere. Le piaceva anche cantare e la sua voce melodiosa sembrava come quella di un angelo. Snegurochka amava molto stare all’aria aperta, soprattutto quando si levava la brezza fresca dai monti e le piacevano tutte le creature della foresta. L’inverno passò rapidamente e al suo posto venne la primavera con le sue brezze tiepide. La ragazza smise di sorridere e si chiuse in un grave silenzio e malinconia. Che cosa sta succedendo, si chiedeva gli anziani genitori. ” Stai male?” “No mamma, no papà, sto bene” rispondeva la ragazza, ma non smentiva che c’era qualcosa di sbagliato. Quando l’ultima neve si sciolse, i fiori cominciarono a sbocciare, gli uccelli a cantare, la ragazza divenne ancora più triste. Si nascondeva dal sole non appena poteva.
Un giorno delle nuvole nere comparvero all’orizzonte portando con sé delle forti raffiche di vento e grandine. La ragazza subito si rallegrò, guardando i chicchi di grandine, grossi come perle. Però molto presto la grandine si sciolse e la ragazza cominciò a piangere.
Venne l’estate e un gruppo di ragazze invitò Snegurochka per una passeggiata nel bosco. Non voleva andare con loro, ma i suoi genitori la obbligarono, dicendole che si sarebbe sicuramente divertita. Così andò con loro e raccolsero fiori cantarono, danzarono. Snegurochka però non era dello stesso umore e non si divertiva. Poi cominciò a scendere la notte e le ragazze accesero il fuoco con della legna che avevano trovato lungo la strada nel bosco. Continuavano a ridere e a cantare e Snegurochka le guardava, finché siccome si divertivano tanto, anche lei si unì a loro. Per la prima volta dalla fine dell’inverno Snegurochka sorrideva di nuovo e cantava e ballava con le altre. Poi una ad una le ragazze per divertirsi cominciarono a saltare sul fuoco. Anche Snegurochka ci provò, ma purtroppo il calore del fuoco le fuse i piedi, poi via via tutto il resto. Snegurochka si trasformò in una nuvola bianca, che si innalzò nel cielo e quasi con un sussurro salutò tutti e scomparve nell’immensità del cielo.