Sono piena dei fogli che non ho scritto.
Sono piena della mia stanza vuota
- alloggio che non riesco ad arredare -.
Intorno a me c'è un disordine primordiale.
Dentro di me, l'inanimato grembo.
Aspetto disamorata che mi passi.
Il silenzio mi consola,
mi incentiva a sorvegliare
il nero e le piccole luci intorno
***
Mentre mi spingo nell'immagine del futuro,
questo cuore che brucia nel respiro
e che mi tedia tuttavia,
è impazienza?
E' disagio?
E' affaticamento?
No.
E' speranza.
***
Ci sono colori che non distinguo,
stimoli che non ascolto,
stimoli che non ascolto,
volti che non esamino,
parole che non declamo.
parole che non declamo.
In tutto questo abita la mia presunzione
di essere arcobaleno,
di darmi un senso o tutti e cinque,
di carpire il volgersi di ogni Dio,
e che la poesia sia in me
- al di là di ogni verso -.
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