lunedì 12 agosto 2013

Un esempio per me.

Primo ciclo naturale post icsi.
E' tutto molto strano.
Un giorno di spotting scuro, un giorno di ciclo normale, poi di nuovo spotting.
OVVIAMENTE, la speranza si riaccende, la speranza si riaccende sempre.
Mia sorella che mi guarda come se fossi una povera illusa, FutMar che mi dice: "tu non accetteresti neanche l'evidenza... insomma hai il ciclo!"

Ed io? Io so solo che hanno tutte e due ragione.
Speranza ed illusione per me solo due facce della stessa medaglia.
Una medaglia che ha un valore infinito.

Forse sono la persona più speranzosa del mondo, o forse una grande illusa... però sento che questa parte di me mi aiuterà.
Una parte che sicuramente ho ereditato da mia nonna.

Mia nonna, quella materna, è una donna moooolto forte, e moooolto speranzosa.

Quando aveva all'incirca 40 anni, forse meno, stava raccogliendo dei frutti da un albero (mia madre stava per sposarsi), ma un ramo dell'albero si è spezzato e lei è caduta fratturandosi la spina dorsale.
Perse l'uso delle gambe e degli sfinteri.
Ma mia nonna aveva 7 figli, la primogenita da sposare e gli altri piccolini ancora da accudire.
Dopo essere stata per tanto tempo in terapia intensiva, uscì dall'ospedale per vedere sua figlia sposarsi (il matrimonio fu rimandato da Settembre a Dicembre).
Le foto di quel giorno, la ritraggono IN PIEDI sorretta dal marito e da mio padre (il neogenero).
Mia nonna ha sempre rifiutato la carrozzina, ha preteso le stampelle e seppur non avesse sensibilità agli arti inferiori, trascinava le gambe e si faceva forza sulle braccia.
In questa maniera ha potuto crescere gli altri figli nella maniera più "normale" possibile.
Non si è mai pianta addosso, quando si scoraggiava  non lo dava a vedere e si ripeteva che dopo la tempesta sarebbe uscito il sole.

Purtroppo però la vita non le è stata affatto scontata, lei se l'è sudata duramente. Dopo aver perso suo marito (il mio adorato nonno) che aveva solo 60 anni, le hanno diagnosticato un tumore allo stomaco. Le hanno asportato lo stomaco.
Nel frattempo le gambe peggioravano, procurandole dei forti dolori, ma lei non lo dava a vedere, si faceva forza e sperava che passasse. Non solo sperava, faceva di tutto affinchè stesse meglio.
Due anni fa, mentre era a casa a cucinare, le gambe non hanno retto per un abbassamento glicemico (l'assunzione di tanti farmaci le ha portato il diabete), è caduta e si è rotta il femore.
Capirete che per una donna già così compromessa nella salute una nuova operazione è sempre un rischio.
Dopo pochi mesi usava il girello per deambulare.
Ovviamente però il destino ha deciso di accanirsi con lei ed ha sviluppato un tumore alla bocca e alle ghiandole sottostanti.
La radioterapia e un'operazione di asportazione del labbro inferiore l'hanno debilitata molto e così all'età di 82 anni ha deciso di usare la sua odiata carrozzina, con la promessa fatta a se stessa che riuscirà di nuovo a camminare.
Lei dice che si sta allenando per fare di nuovo le scale da sola!!

Mia nonna è una donna tenace, molti l'avrebbero chiamata illusa.
Ma per me è un esempio, il quale mi insegna che non devo piangermi addosso e che devo continuare a sperare e crederci, anche solamente per condurre una vita dignitosa e rispettosa del valore che, questa vita donatami, ha.



LA NONNA CON IL SUO PRIMO PRONIPOTE








11 commenti:

  1. Mamma mia che storia Madness. Una gran donna, come lo sei tu. La speranza da sola non basta, ci vogliono forza e tenacia e tu hai tutto quel che ti serve, come lei :)

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  2. Una storia bellissima. Quando sono giù di morale mi aiuta moltissimo pensare che esistono persone come la tua nonna con una forza d'animo incredibile, con una capacità di vedere il positivo sempre e comunque. Non sei illusa, desideri solo tanto questa cosa. E senza credere fortemente in ciò che desideriamo la vita di tutti noi sarebbe già senza significato da un pezzo...ti abbraccio.

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  3. Bellissima storia, e che tempra. Davvero una donna tenace. Abbracciala per me.

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  4. Tua nonna meriterebbe un monumento,ma non capisco il tuo accanimento nel volere a tutti costi un figlio. Secondo me non arriva perchè sei troppo concentrata sull'idea e da questo generi uno stress che ti impedisce di rimanere incinta. Io sono rimasta incinta a quarant'anni,naturalmente,certo lo volevo ma non avrei fatto alcuna battaglia per diventare madre.E' arrivato,sono immensamente felice,ma nella vita c'è anche altro,e rischi di fossilizzarti in un desiderio,spero realizzabile,ma che se non dovesse concretizzarsi in realtà,distruggerebbe la tua vita. Ti invito a voler considerare che forse nel tuo destino non è previsto l'evento della maternità,per il bene tuo e di chi ti sta accanto. Te lo scrivo affettuosamente,anche se magari non pensi sia così.

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    1. IO credo che questo commento sia profondamente fuori luogo. La prossima volta che commenti il MIO BLOG, FIRMATI. GRAZIE.

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    2. Inoltre si capisce chiaramente che hai parlato a sproposito perchè non hai letto oltre a questo post, nessun altro post. Ti prego, prima di parlare...cercate di conoscere un po' la storia. ALTRIMENTI TACETE. PLEASE!!

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  5. Hai ragione:ho letto questo post e mi è partito il commento. Non mi faccio una colpa per questo,perchè il mio pensiero è stato spontaneo e privo di condizionamenti che magari potevano scaturire da altre letture all'interno di questo blog. Non commenterò più nulla, nel TUO BLOG,ma ti ricordo che se scrivi pubblicamente devi anche accettare critiche e pensieri non concordi.No,scusa,ma forse non sei ancora pronta per diventare madre:sai quante cose ti dovresti far scivolare addosso dopo la maternità? Sempre per il tuo bene:nella vita non ci sono solo i figli.Scusa se non ho firmato precedentemente.
    Silvia P.

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    1. Guarda non si tratta di un "commento spontaneo privo di condizionamenti". Si tratta di proiezione. A te poco importa se io mi sia davvero accanita, se abbia deciso di abbandonare il percorso di Pma, se il problema di infertilità è di mio marito e se lo stress c'entra o meno con i suoi spermatozoi atipici ed insufficienti. TU SAI e a te questo basta. Ovviamente basta anche a me per classificarti nella top ten delle commentatrici più superficiali del mio blog. Perchè, certo, è vero: il mio blog è aperto al pubblico ed io devo "accettare" critiche, ma è anche vero che io posso giudicare l'utilità o meno di un commento o la sua profondità, o la sua assenza di profondità. Ora Silvia, conosco il tuo nome e so cosa proiettare su di esso. Grazie.

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    2. Hai ragione:avrei dovuto leggere meglio il tuo blog,soprattutto la parte relativa al tuo profilo,mi sarei risparmiata un commento. Proietta un po' quello che ti pare,magari un barlume di positività nei tuoi confronti, che non mi sembra una cattiva idea. Te lo scrivo,perchè,alcuni post a leggerli con attenzione, trasmettono una negatività che poi uno non si stupisce di come il destino non sia sempre cieco,anzi nel tuo caso ci vede benissimo.IO NON SO,ma ma guarda che neppure tu hai le idee molto chiare.Prego.

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  6. Tua nonna è veramente una persona speciale e un grandissimo esempio! Complimenti!
    Ciao, Serena

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