mercoledì 16 gennaio 2013

Un momento di solitudine


Oggi sono un paesaggio innevato e disabitato. Freddo, glaciale, alto. Oggi sono un uccello che desidera solo volare, dolcemente planare..che desidera non pensare più, non pensare più a quel faro a quell'obiettivo che sembra così lontano.

Ho bisogno di aria fredda e di libertà, anche se non so cosa voglia dire.

Shhh, fate silenzio..oggi per me vivere con questi sogni è faticoso.

Voglio dimenticare la madre che ho incontrato ieri, gravida di tre figli, che piangeva disperata.

Perchè ti disperi? 

E' un dono...un dono che io non ho.


Shhhh, voglio dimenticare la ragazza giovanissima vicino a me con un neonato dormiente nel  passeggino e l'altro nel ventre...Voglio dimenticare come gli sguardi indagatori, puntassero il mio di ventre per capire se avessi potuto condividere questa gioia materna..ed io a nascondermi gli occhi e la pancia per celare le lacrime e non far intendere a nessuno la solitudine del mio vuoto.


Voglio essere un uccello e planare e dimenticare per un po' di essere una donna, una donna a metà.


5 commenti:

  1. Grazie Antonella, a volte ci vorrebbe proprio

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  2. anche io mi arrabbio quando vedo una donna incinta che sta col muso o si dipsera o si lamenta...sorridete pance piene è un dono e non è scontato che una donna debba riceverlo!!!!!!!!!ti abbraccio

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    1. Purtroppo quando tutto viene facile è scontato, si finisce per non capire quanto si è fortunati! Chissà se al loro posto anch'io reagirei così? Non lo so, non credo...Ho sempre detto grazie per tutto! A volte mi son sentita in colpa per i regali che la vita mi ha fatto, paragonandomi ad altri meno fortunati...spero solo di non perdere mai questo fondamentale punto di vista: NULLA è SCONTATO, TUTTO CI è STATO DONATO.
      Un abbraccio anche a te Babi!!

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  3. ti capisco...
    solo che te sei riuscita a scriverlo senza girarci intorno..
    un bacetto

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