mercoledì 30 ottobre 2013

RESISTANCE!



Resistere.

Cazzo, resistere.

C'è un vuoto che fa male, cazzo.

Sono tre giorni che piango in continuazione. 

Ho 31 anni. 

Le mestruazioni da quando avevo 11 anni.

Ho fatto lo sviluppo prima delle altre. 

 Ma che senso ha?

Ditemi voi, che senso ha!
Eppure è questa la mia vita.

A volte mi sembra di vivere in un incubo.

A volte mi sembra di vivere la vita di qualcun'altro.

La MIA vita. MIA.

Ma mia di chi?

Se fosse mia, cazzo, avrei una scelta. Invece no.

Devo fare finta di non sapere le regole. Devo fare finta che se voglio una cosa, se sogno qualcosa, io ho il POTERE di far accadere quella cosa.

Illusa.

Allora sai che faccio, io non sogno più, cazzo!

Eppure, devo resistere; mio marito mi chiede di resistere, di pensare che in qualche modo diventerò madre.

E io lo devo fare, perchè me lo chiede lui.

Lo chiede mio marito e a volte in questo vortice di sofferenze, dimentico che anche lui soffre della sua paternità mancata.

Oggi mi ha detto che a volte quando guarda i bambini, si chiede se accadrà anche lui.

Ieri ha dipinto un quadro per me e mi ha detto "Vorrei farti felice anche in un altro modo!"

E lui non deve più permettersi di dire questa stupidaggine, perchè ..

LUI è LA MIA FELICITA'.


E' solo che il vuoto della pancia, il dolore alle ovaie ogni mese puntuale, quello ti toglie le energie cazzo, ti toglie la vitalità.

Ti fa ricordare di essere donna inutilmente.

Allora penso, ok, facciamo che posso essere madre di altri bimbi, bimbi che non ho partorito io.

Ma poi leggo il post di Eva che racconta che finalmente è in attesa della chiamata, quella che le dirà che il bimbo per lei e suo marito c'è. 

Ma non fa in tempo ad esultare che il giudice le ricorda che molto probabilmente quel telefono non squillerà mai, e dopo tre anni dovranno rinnovare le pratiche.

Così ora, disgustata, è costretta a pensare DI NUOVO alla PMA.
DI NUOVO la PMA come ancora di salvezza ad una maternità mancata, sudata, sperata col sangue e coi denti, a dispetto della salute, a dispetto di tutti quei bimbi senza un genitore che ha cercato di amare, ma che non le hanno permesso neanche di conoscere.

Questa non è giustizia.

Questo è solo squallido.

Nonostante tutto, domani chiamerò i servizi sociali.

Perchè io farò di tutto per diventare madre!



Love is our resistance

8 commenti:

  1. anch'io sconcertata da quel post...ci ho messo due giorni a digerirlo e per quel motivo (che già conoscevo) so di non essere pronta per l'adozione...lo dico vigliaccamente...non sono pronta a far vivisezionare la mia coppia, l'unica cosa giusta e vera che ho...abbiamo.

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  2. Mi viene in mente la trafila di Sandra. Che rabbia quel post, Mad. Che schifo.

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  3. che rabbia, che dolore, che scoramento così simile al tuo (sì, ho anche io il ciclo, e piango come sempre, e no, l'ibuprofene non ci fa un ca**o a questo dolore qui).
    che ti devo dire? non lo so, mi vergogno di non saper dire la cosa giusta, ma come si fa a dire la cosa giusta in mezzo a tutto questo panorama sbagliato?

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  4. Tesoro, qualsiasi cosa sceglierai sara' la scelta giusta e andra' tutto bene.

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  5. Sono andata a leggerlo e forse avrei fatto meglio a restare nella mia beata ignoranza. Perché, almeno, ho sempre pensato che l'adozione, al contrario di una gravidanza, è solo una questione di costanza e volontà. Balle. Non ho parole.

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  6. Ho letto il post...da brivido. Ho sentito una forte ammirazione per chi riesce ad intraprendere un simile percorso, una stima e un affetto incondizionato verso persone che non conosco. Eppure...eppure è una trafila dolorosa, avvilente, lunga...e non posso fare a meno di chiedermi perché sia così. Perché? Cosa c'è che fa sì che sia un processo così pachidermico? Domande più grandi di me...

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  7. Mi viene solo da dire che schifo e che ingiustizia. E' troppa la rabbia!

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  8. Posso consigliare di partire dall'affido?Vicino a casa mia c'è una casa famiglia,dove "parcheggiano"per periodi medio-lunghi bimbi di varie fasce d'età (anche di pochi mesi!).Ebbene,quest'estate ho parlato con una volontaria,la quale mi ha detto che la porta è sempre aperta per chi voglia trascorrere qualche ora lì e fare la conoscenza della struttura. Dopo poco tempo,e previo benestare della suora che dirige la casa,è possibile ricevere a casa i bimbi e trascorrere in loro compagnia qualche pomeriggio,a volte anche fine settimana interi.Sinceramente,lì per lì,non credevo fosse così facile,e invece parlando casualmente con mio fratello,mi ha detto che lui ha iniziato a portare lì gli indumenti ormai piccoli dei suoi gemelli di sette anni,e per tutta l'estate,ogni week-end,aveva un bimbo di colore dall'ora di pranzo a quella di cena.E tutte le volte che lo riportava la suora gli chiedeva se fosse interessato a iniziare un percorso di adozione vera e propria:a mio fratello sono diventati i capelli dritti,perchè già fatica a gestire i gemelli,figuriamoci un terzo figlio.Però,voglio dire,a volte più della burocrazia può il contatto diretto con certe realtà,l'impegno costante e assiduo nel volontariato.Anche perchè l'adozione è una roba seria:consiglio il banco di prova dell'affido temporaneo.Baci.

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