venerdì 7 dicembre 2012

LASCIARSI TRASCINARE DALLA SPERANZA

Finalmente sono arrivate: 14 giorni di fase luteale giusti giusti; al 15° giorno temperatura crollata e   il fiume in piena.
Ecco, questo è il momento del respiro di sollievo. Sai che dovevano arrivare e speri che arrivino al più presto. Sembra assurdo per una donna che cerca un bimbo, ma è un dolore rigenerante perchè gli ultimi giorni di attesa, quelli in cui già sai che torneranno, sei sempre lì a pregare ad un miracolo, sei sempre lì a sperare di essere pessimista, sei sempre a sperare che il test che hai appena fatto sia un falso negativo.

Probabilmente ovulerò a Gennaio. Un dicembre proprio inutile, un Natale senza regalo.
E' il mio primo Natale da madre senza figli.
Mia suocera a Settembre dopo l'aborto mi aveva rincuorato dicendomi "Vedrai che a Natale ci farai un bel regalo". Invece li deluderò, non avranno questo bel regalo. A volte quando sento che mi parlano con una dolcezza diversa, penso che stiano fantasticando che io sia incinta e delle volte, quando cercano di investigare sulle mie occhiaie, so che vogliono sapere se è per QUEL motivo, ma  il fatto che io rifuggo la risposta li fa subito prendere coscienza che non è per QUEL motivo. E sento la loro delusione.

Questa SPERANZA di tutti, la mia in primis, è malefica: ha il potere di farmi salire sususu e poi cadere a terra dal più alto dei grattacieli.

Non dico che vorrei non averla più, altrimenti cesserei di desiderare la cosa che voglio di più al mondo, ma quantomeno vorrei poterla controllare. Invece è ingestibile, si insinua nel mio cuore, come una serpe avvelenata, con la lingua infetta fa gonfiare il petto di emozioni, di amore incontenibile e poi SBAM, non era vero niente e ti ritrovi con tutto questo amore in più e non sai...non sai..anzi LO SAI, che non puoi donarlo a chi vorresti tu!

Non mi rimane che guardare avanti e lasciarmi trascinare da questa corrente, da questo fiume in tempesta, dove la tempesta si chiama speranza e quando la corrente è troppo forte devo accettare di straripare e farmi male e sbattere sulle sponde del fiume, sperando ancora che questa forza della natura che si chiama ISTINTO DI MATERNITA' mi porti da qualche parte e che un giorno la corrente si plachi perchè la SPERANZA è riuscita a farmi sfociare nel più bello dei mari: MIO FIGLIO.



5 commenti:

  1. .. Verità dalla prima all' ultima parola.. Solo chi ci passa può capire.. Io ho smesso di pensare al nostro sogno come un regalo x tutti, lo voglio realizzare x me e mio marito e quando arriverà questo stupendo dono sarà un giorno come un altro ma sarà il giorno + felice della nostra vita.. Arriverà ne sono sicura x tutte noi, pazienza e forza ci porteranno a realizzare il sogno più grande! Un abbraccio

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  2. Ciao! Anch'io non vedo l'ora che mi arrivino... E può sembrare assurdo, dato che anch'io sono alla "ricerca", ma è proprio così. Non appena inizierà il ciclo potrò cominciare la terapia per prepararmi al trasferimento dei miei "bimbi" congelati... Beh, a giudicare dall'umore direi che ci siamo quasi!! Facciamoci forza... E auguriamoci che questa tempesta che si chiama "speranza" non si plachi mai... Un abbraccio

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    1. Allora che vengano al più presto...e........non voglio dire niente....solo che, ti abbraccio anch'io e mi incrocio per te! Continuo a seguirti!

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  3. @Teleta credo che la pazienza mi appartenga poco, ma farei meglio a coltivarla...Grazie e un abbraccio anche a te!

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  4. Sono finita qui e già sorrido... Mi ritrovo molto nei tuoi racconti e la parola chiave in questo caso, oltre a "speranza", è stata "fase luteale".
    Ancora devo scrivere qualcosa riguardo il "po" ma aspetto di rinvigorirmi per poter fare un contrattacco a tutti gli effetti. Il maledetto "po"..è sempre "un tranquillo po di paura".
    Un abbraccio da una che come te a Natale nisba ma a speranza assai :)

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